MILANO (MF-DJ)--La Cina ha lanciato un nuovo appello per un cessate il fuoco e colloqui di pace per porre fine alla guerra in Ucraina, cercando di proporsi come mediatore neutrale in un conflitto durato un anno durante il quale Pechino ha lottato per mantenere la sua stretta collaborazione con Mosca senza infiammare ulteriormente le tensioni con l'Occidente.

In un documento in 12 punti pubblicato questa mattina, il ministero degli Esteri cinese ha delineato quella che ha definito "la posizione cinese sulla soluzione politica della crisi ucraina" nel giorno del primo anniversario della guerra. Il documento riassume una serie di posizioni pubbliche che il leader cinese Xi Jinping e altri funzionari hanno assunto da tempo sulla guerra in Ucraina e sembra includere un velato avvertimento a Mosca di non intensificare il conflitto con le armi nucleari.

Pechino ha ribadito i suoi appelli ad "abbandonare la mentalità da Guerra Fredda" e "fermare le sanzioni unilaterali", linguaggio che i funzionari cinesi hanno abitualmente usato per criticare gli Stati Uniti e le altre potenze occidentali per la loro risposta all'invasione della Russia, compresa la fornitura di armi a Kiev e l'uso di strumenti economici ad ampio raggio per fare pressione su Mosca. Il documento non menziona esplicitamente gli Stati Uniti nè l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Nato), ma la Cina ha criticato tra le righe l'alleanza perchè persegue "la propria sicurezza a scapito della sicurezza degli altri".

La Cina non ha chiesto la fine immediata delle ostilità ma ha incoraggiato il dialogo "in modo da allentare gradualmente la situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco globale". Il documento non prevede un calendario per i colloqui né Pechino si è offerta di ospitare i negoziati. La Cina inoltre non ha fatto alcuna proposta relativa al territorio ucraino, una questione centrale nel piano di pace di Kiev, che chiede alla Russia di ritirare tutte le truppe dal Paese.

L'approccio di Pechino differisce da quello adottato ieri dagli Stati Uniti e da altre Nazioni occidentali in una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Tale risoluzione non vincolante, che invita la Russia a ritirarsi immediatamente dal territorio ucraino, è stata approvata dall'Assemblea nonostante l'opposizione della Russia e l'astensione della Cina. Il consigliere di Stato cinese, Wang Yi, ha detto sabato scorso alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco che "la Cina è disposta a lavorare con tutte le parti per continuare gli sforzi per realizzare una rapida pace" in vista del viaggio di questa settimana a Mosca, dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin.

Pechino ha anche accusato gli Stati Uniti di prolungare il conflitto, approfittare della guerra e inondare Paesi terzi di armi gestendo male le sue spedizioni in Ucraina. "Le imprese militari americane hanno guadagnato molti soldi dalla guerra in Ucraina", ha detto ai giornalisti questa settimana il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin. L'amministrazione Biden, da parte sua, sta valutando la possibilità di rilasciare informazioni di intelligence che ritiene dimostrino che la Cina sta cercando di capire se fornire armi per sostenere la guerra russa in Ucraina. I funzionari occidentali hanno esortato Pechino a non farlo, anche attraverso avvertimenti formali consegnati a Wang a Monaco.

Gli accademici cinesi hanno descritto il documento come il tentativo di Pechino di chiarire le sue opinioni sull'Ucraina e sfatare le calunnie occidentali sulle sue intenzioni. "Gli Stati Uniti hanno spesso diffuso voci sulla Cina, dicendo che vuole essere coinvolta e aiutare la Russia. Questa è pura assurdità", ha scritto sui social media Jin Canrong, professore alla Renmin University of China a Pechino. Mentre la Cina ha cercato di promuovere la pace, "gli Stati Uniti d'altro canto hanno continuato ad alimentare la guerra e ad aggiungere benzina sul fuoco, per i propri scopi egoistici", ha aggiunto Jin, sottolineando che "pertanto, nel primo anniversario del conflitto Russia-Ucraina, è necessario che il governo cinese ribadisca la sua posizione". Alcuni esperti occidentali affermano che il documento contrassegna la Cina come un contributore a qualsiasi risoluzione del conflitto, ma la mancanza di dettagli attribuisce l'onere ad altre parti di muovere la palla. "E' una posizione diplomatica priva di contenut", ha affermato Michael Auslin, storico presso la Hoover Institution della Stanford University. "Dice tutto e non si impegna su nulla", ha aggiunto.

Nonostante le sue richieste per la fine dei combattimenti, la Cina si è astenuta in cinque votazioni delle Nazioni Unite sulle risoluzioni relative all'Ucraina che invitavano la Russia a cessare le ostilità, compresa quella di ieri che è passata con 141 voti a favore e 7 contrari, con 32 astensioni. Pechino ha votato contro una sesta risoluzione, lo scorso aprile, per rimuovere la Russia dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu per l'invasione dell'Ucraina.

Il documento di oggi include anche una riaffermazione dei principi fondamentali nelle relazioni internazionali, come il rispetto della sovranità di tutte le Nazioni e la protezione dei civili. Ha inoltre sollecitato gli sforzi per facilitare le esportazioni di grano dalla zona di conflitto e mantenere le centrali nucleari off-limits dagli attacchi militari. La Cina ha anche affermato di "essere pronta a fornire assistenza e svolgere un ruolo costruttivo" nel promuovere la ricostruzione postbellica, senza dare però dettagli.

cos


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February 24, 2023 03:58 ET (08:58 GMT)