ROMA (MF-DJ)--C'è un socio a Sondrio che può rovinare il 150* della Banca popolare, che arriva in primavera. Luca Frigerio, erede della famiglia lecchese di imprenditori metallurgici, da una trentina detiene un pacchetto di azioni, ora vicino allo 0,5% e giá nel maggio scorso aveva pronta una sua lista di minoranza, per svecchiare gli amministratori, che hanno un'etá media di oltre 65 anni e da 9,8 anni (medi) siedono in cda.

Lo scrive La Repubblica aggiungendo che allora le interlocuzioni con i vertici, e la loro promessa di accoglierlo entro pochi mesi nell'organo di governo, lo fermarono. Ora Frigerio riprova: "Farò il possibile e anche qualcosa in piú per presentare una lista di minoranza in assemblea", racconta a Repubblica. "Il mio non vuol essere un atto di scontro bensì un aiuto a riportare nel cda maggior attenzione verso quel che dovrebbe essere l'impegno primario: far funzionare bene la banca, senza metterla a rischio con condotte egoistiche finalizzate a mantenere posizioni di potere, che hanno irritato la vigilanza della Bce".

La lista del dissidente, se arriverá (lo statuto richiede lo 0,5% delle quote o 500 firme) infrange una quiete secolare che da mesi traballa. Ancora un mese fa, nel comunicare i requisiti di patrimonio macroprudenziali, la Bce non ha fatto sconti: Bps nel 2021 dovrá mantenere un capitale minimo Tier 1 al 10,75%, lo stesso livello del 2020 malgrado abbia intanto realizzato parte delle cessioni da 1,4 miliardi di crediti programmate. A fine 2021 scadono anche i termini per trasformare la Popolare in spa, come imposto dalla riforma Renzi sei anni fa. Sondrio è l'unica delle 10 banche interessate a non averlo fatto. Qualche investitore di mercato, alle porte, c'è: i fondi Amber (6% del capitale), Oceanwood (5%), Dimensional Fund (3-4%) sono giá i primi azionisti, ma non sono accettati come "soci", e non partecipano all'assemblea retta dal criterio "una testa, un voto". Il 15 aprile l'udienza al Consiglio di Stato si pronuncerá sul merito: non paiono alle viste sorprese, e in assenza di cambi di governo stravolgenti (la Lega è solidale con Bps) in autunno lo statuto andrá cambiato. Il socio Frigerio, dopo ripetuti confronti con i vertici, si è convinto che "cda e manager sono piú che altro intenti a difendere le loro posizioni, e relativi privilegi, a scapito dei soci/azionisti".

Per ottenere un posto in cda come "minoranza" lo statuto della Sondrio richiede almeno 250 voti, metá di quelli per fare una lista. Non sono pochi, per una popolare: specie se il libro soci è ben custodito.

Frigerio è il primo socio ad averne avuta una copia: "Un elenco limitato a 162 mila nomi di soci e loro data di nascita: la metá di essi detiene in tutto l'1,35% del capitale, 2.400 hanno un'azione sola". Non sará facile rintracciarli e contattarli per chiederne il voto. Ma Frigerio stavolta non vuole tergiversare, nel timore, condiviso con altri investitori, che nell'ultimo anno da "popolare" la banca negozi fusioni con gruppi maggiori (sul mercato si citano Bper e Credem), piú favorevoli ai vertici in carica che agli azionisti valtellinesi.

pev

(END) Dow Jones Newswires

January 08, 2021 05:01 ET (10:01 GMT)