MILANO (Reuters) - UnipolSai ha chiuso il primo semestre con un utile netto consolidato di 542 milioni, in lieve calo dai 560 milioni dello stesso periodo del 2020 a causa della ripresa della sinistralità del comparto auto rispetto all'anno scorso caratterizzato dal lockdown.

La raccolta diretta è salita del 7,4% a 6,55 miliardi beneficiando della dinamica del comparto Vita, con un rialzo del 20%, a fronte di un settore Danni sostanzialmente in linea con l'anno scorso.

Il comparto auto registra una flessione del 4,7% con premi pari a 1,946 miliardi, risentendo delle misure adottate dal gruppo a tutela di clienti - come la campagna di rimborso di un importo pari a un mese per le Rc auto - e del calo generalizzato dei prezzi.

Il combined ratio peggiora al 92,6% dall'82,1% dello stesso periodo dell'anno scorso, che è stato particolarmente influenzato dalle restrizioni sulla circolazione.

Il solvency ratio consolidato è pari al 290% da 281% di fine dicembre.

La controllante Unipol ha realizzato nel semestre un utile netto consolidato di 652 milioni, in rialzo dai 617 milioni del 2020.

Il Cda di Unipol ha convocato per l'1 ottobre l'assemblea per deliberare sul pagamento del dividendo di 0,28 euro per azione riferito all'esercizio 2019, non distribuito lo scorso anno a seguito delle misure decise dalla Vigilanza in relazione alla pandemia.

BUSINESS PLAN IN PRIMAVERA, CONTENTI QUOTA IN POP SONDRIO

Nel corso della conference call sui risultati l'AD Carlo Cimbri ha detto che il gruppo presenterà il nuovo piano industriale la prossima primavera, sottolineando la strategie di prudenza sulla politica di riservazione con l'obiettivo di mantenere solidi margini e utili su livelli sostenuti.

Relativamente alle partecipazioni bancarie Cimbri ha espresso soddisfazioni sulle dimensioni dell'investimento in Pop Sondrio di cui il gruppo assicurativo ha raggiunto il 9% del capitale.

"E' evidente che essendo Sondrio alle viste di una trasformazione della forma societaria, noi siamo interessati a presidiare una partnership che dura da più di dieci anni, con nostra soddisfazione", ha detto.

In generale, il gruppo assicurativo è soddisfatto delle partnership nella bancassicurazione con la popolare valtellinese e con Bper, di cui detiene il 19% circa.

"Crediamo che nel mondo bancario visto come canale distributivo ci sia ampio spazio di crescita per il prossimo futuro", dice Cimbri.

"Le banche stesse hanno bisogno di aumentare la componente commissionale, e la vendite di prodotti assicurativi è una buona fonte di reddito. E questa è una cosa sulla quale pensiamo si possa fare molto di più", ha concluso.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Sabina Suzzi)