ZURIGO (awp/ats) - La Banca nazionale svizzera (BNS) valuta positivamente la ristrutturazione comunicata ieri da Credit Suisse. A dichiararlo è il vicepresidente dell'istituzione, Martin Schlegel, in un'intervista rilasciata oggi al media specializzato "Finanz und Wirtschaft".

"Il nuovo orientamento del modello di business porta a una riduzione dei rischi. Allo stesso tempo, Credit Suisse sta rafforzando la propria base di capitale", ha dichiarato Schlegel.

Nella stessa intervista, il dirigente si è anche soffermato sul tema inflazione, avvertendo che, malgrado il recente rallentamento dei prezzi al consumo, i rischi legati al rincaro in Svizzera restano elevati. A permettere di ammortizzare tale trend è stata per ora la forza del franco, ha aggiunto Schlegel.

Secondo il vicepresidente della BNS, entrato in carica ad agosto al posto di Fritz Zurbrügg, il pericolo maggiore è rappresentato dai prezzi dell'energia, a causa della potenziale penuria da far risalire alla guerra in Ucraina. Stando alle ultime stime della banca, l'inflazione dovrebbe raggiungere il 2,4% nel 2023 e poi rallentare all'1,7% nel 2024.