(Reuters) - Credit Suisse si è avviata verso la fase finale di un'offerta in contanti da 4 miliardi di franchi svizzeri (4,25 miliardi di dollari) che spera possa consentire un rinnovamento, dopo anni di scandali.

Nonostante la diffusa incertezza del mercato, cinque banchieri coinvolti nell'aumento di capitale da 2,2 miliardi di franchi di oggi si sono detti fiduciosi che gli investitori avrebbero raccolto più del 90% dell'offerta, lasciando loro solo una quantità residua di azioni.

Credit Suisse ha già collocato azioni per circa 1,8 miliardi di franchi presso un gruppo di investitori istituzionali guidati dalla Saudi National Bank.

I cinque banchieri, che hanno chiesto di rimanere anonimi, hanno sottolineato il miglioramento della performance del titolo negli ultimi giorni, nonché il volume dei diritti passati di mano, come segno che gli investitori stanno partecipando all'aumento di capitale.

Il risultato dovrebbe essere annunciato oggi, dopo la chiusura del mercato. 

Credit Suisse non ha commentato in merito. 

Il pacchetto complessivo di 4 miliardi di franchi è destinato a finanziare un turnaround e a rafforzare l'istituto di credito svizzero, che cerca di superare gli scandali e le pesanti perdite che hanno dato il via a speculazioni sul futuro della banca e hanno portato a ingenti ritiri da parte dei clienti.

"L'emissione di diritti è l'avvio necessario del processo", ha detto Jerome Legras di Axiom Alternative Investments. "Ma è solo l'inizio di un percorso lungo e doloroso", ha aggiunto. 

Credit Suisse, la seconda banca più grande della Svizzera, è andata incontro a diversi inconvenienti, tra cui la perdita di 5,5 miliardi di dollari causata dal fallimento della società di investimento statunitense Archegos. 

Inoltre, la banca ha dovuto congelare 10 miliardi di dollari di fondi per il finanziamento della catena di approvvigionamento legati a Greensill, la società britannica di servizi finanziari insolvente.

Alla fine di ottobre, Credit Suisse ha detto di voler tagliare migliaia di posti di lavoro e di voler spostare la propria attenzione dall'investment banking alla gestione patrimoniale, meno turbolenta.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)