(Alliance News) - Credito Emiliano Spa ha comunicato giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile netto di EUR562,1 milioni che si confronta con quello di EUR326,1 milioni del 2022.

Il deciso incremento del risultato netto ha spinto il board della banca a proporre la distribuzione di un dividendo raddoppiato su base annua di EUR0,65 rispetto a quello di EUR0,33 pagato l'anno scorso.

L'utile ante-imposte è migliorato a EUR825,1 milioni da EUR475,2 milioni mentre l'utile della gestione finanziaria e assicurativa è salito a EUR1,8 milioni da EUR1,4 milioni.

Il margine d'interesse è aumentato a EUR1,17 miliardi da EUR714,4 milioni mentre il margine di intermediazione è salito a EUR1,96 miliardi da EUR1,33 miliardi del 2022. Le commissioni nette sono salite a EUR605,5 milioni da EUR600,1 milioni.

La raccolta diretta da clientela è salita del 2,3% su base annua a EUR37,2 miliardi e in controtendenza rispetto al sistema.

"I risultati di eccellenza raggiunti esprimono efficacemente la capacità di resilienza e di sviluppo del gruppo - ha dichiarato Angelo Campani, direttore generale di Credem -. Anche quest'anno, abbiamo proseguito nel supportare i progetti di famiglie e imprese, con un modello omnicanale, diversificato, digitale, sostenibile e attento ai bisogni della clientela".

"Siamo consapevoli che permangano incertezze per il contesto futuro, ma crediamo che mantenere la nostra focalizzazione nel creare valore nel tempo favorendo il benessere sostenibile dei nostri clienti e tutelando con responsabilità i risparmi sia la strada giusta anche per contribuire al sostegno del Paese. In questo percorso, come sempre, saranno centrali le persone del gruppo che con il loro lavoro garantiscono quotidianamente una crescita sana e di lungo termine".

Il gruppo ha continuato a sostenere il tessuto economico con i prestiti alla clientela che hanno raggiunto EUR35,7 miliardi, in aumento del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2022 o di EUR1,2 miliardi in valore assoluto, con un andamento di oltre 7 punti percentuali superiore al sistema e una costante attenzione alla qualità dell'attivo.

La qualità dell'attivo si è mantenuta ai massimi livelli del sistema, con il rapporto tra impieghi problematici lordi e impieghi lordi all'1,94%, già ai vertici del mercato, rispetto al 2,77% della media delle banche significative italiane e al 2,27% medio delle banche europee, con livelli di copertura tra i più elevati del sistema. Il rapporto tra crediti deteriorati netti e impieghi netti si attesta allo 0,79%. Il costo del credito è pari a 15 punti base.

La banca mostra n CET 1 ratio del 15,5% nonostante la forte attività di sostegno all'economia e alle necessità della clientela. Il CET 1 ratio di Vigilanza, calcolato sul perimetro di Credemholding, si attesta al 14,2%, con oltre 664 bps di margine rispetto al livello minimo normativo pari al 7,60% per il 2023. Il ROTE è pari al 19% e il ROE si attesta al 16,3%.

Il titolo di Credem ha chiuso giovedì in calo dello 0,4% a EUR8,50 per azione.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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