ROMA (MF-DJ)--"Noi di Enav siamo passati dalla gestione del traffico aereo alla gestione dello spazio aereo".

Lo afferma Paolo Simioni, amministratore delegato dell'Enav in un'intervista al Corriere Economia, supplemento del CorSera, aggiungendo che la società è "un abilitatore che dà corpo alle opportunità offerte dal cielo che rappresenta sempre di più un'infrastruttura strategica per l'evoluzione economica e sostenibile del sistema Paese. Secondo le previsioni l'Italia avrebbe dovuto chiudere l'anno con un -50% rispetto al 2019 - snocciola Simioni.

"Al 31 ottobre siamo a -48% su base annua e contiamo di chiudere l'anno a -45%. L'estate è andata meglio delle previsioni: abbiamo gestito il 70-80% del traffico del 2019 con punte che si sono avvicinate ai dati pre-pandemici», anche se «le ultime stime Eurocontrol parlano di fine 2023, inizio 2024», racconta l'a.d. Precisando che "saremo a impatto zero entro il 2022, attraverso una riduzione di oltre il 70% e compensando la restante parte con l'acquisto di carbon credits investendo in due progetti di tutela ambientale». Poi c'è la questione delle emissioni indirette, quelle degli aerei. «Con il "Free Route", per primi in Europa, abbiamo consentito ai velivoli in sorvolo sopra i 9 mila metri di attraversare i cieli italiani con un percorso più breve».

«Enav lavora da tempo per garantire la loro integrazione con il traffico aereo tradizionale», ragiona Simioni. La società ha costituito «D-Flight» (in partnership con Leonardo e Telespazio) che gestisce la piattaforma per l'erogazione dei servizi ai droni: gli operatori registrati sono oltre 100 mila. Il fine è «assicurare la piena integrazione tra lo spazio aereo dedicato ai droni e quello riservato ai velivoli», in particolare quando si verificherà quello che l'amministratore delegato definisce il «punto di svolta»: la capacità di impiegare i droni fuori dal campo visivo.

Il futuro un'accelerazione l'ha avuta anche il settore dei taxi volanti (ci sono diversi progetti in Italia), mentre Simioni ricorda anche quello delle missioni suborbitali. Un futuro di «macchine volanti» che il capo di Enav sottolinea debba essere ancora regolamentato e che li vedrà protagonisti. «L'estate passata - conclude Simioni - abbiamo firmato una lettera di intenti con Enac e le società di gestione aeroportuale di Milano, Venezia e Roma per la realizzazione di attività comuni a favore dello sviluppo del futuro di mobilità aerea urbana sostenibile e, più in generale, della mobilità aerea avanzata" con un taxi volante.

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1510:07 nov 2021

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November 15, 2021 04:08 ET (09:08 GMT)