Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria (Rsf) di Banca d'Italia, che nel complesso dipinge un quadro rassicurante per l'economia e il settore finanziario italiano, segnala ancora tensioni nel comparto vita, dove si è risolta da poco e senza traumi la crisi di Eurovita.

Per la compagnia posseduta da Cinven i problemi sono nati proprio dai riscatti di polizze vita venduti tramite sportelli bancari negli anni di tassi negativi.

"Analisi condotte a livello nazionale ed europeo mostrano che l'adeguamento ai tassi di mercato dei rendimenti dei prodotti di investimento assicurativo potrebbe richiedere più tempo ... [in Italia], per effetto delle scadenze mediamente più lunghe dei titoli obbligazionari in portafoglio," avverte Bankitalia.

I titoli di stato rappresentano il 45% degli investimenti delle assicurazioni operanti in Italia, mentre un altro 21% è rappresentato da obbligazioni private. Il rialzo dei tassi ha portato a minusvalenze latenti su tali titoli e a fine ottobre, calcola Banca d'Italia, il saldo netto sugli investimenti era negativo per 48 miliardi.

"Le minusvalenze si sono pertanto riflesse negativamente sulla redditività, soprattutto della gestione vita. Il Roe di tale comparto è rimasto negativo, anche se in misura inferiore allo stesso periodo del 2022," si legge nel rapporto, sottolineando il calo di un terzo dei premi delle polizze unit-linked, solo in parte controbilanciato dalla ripresa della raccolta dei prodotti tradizionali (salita del 10%).

Nel comparto danni il Roe del primo semestre è risultato in rialzo rispetto allo stesso periodo del 2022 per effetto di un +8% segnato dalla raccolta premi ma nel complesso il settore ha visto un Roe di appena il 2% nel primo semestre 2023.

(Valentina Za, editing Gianluca Semeraro)