L'Italia ha in programma di vendere una quota fino al 13% del gruppo di servizi postali Poste Italiane S.p.A. (BIT:PST), apre una nuova scheda, ha dichiarato il Ministero dell'Industria al Parlamento il 23 gennaio 2024. La vendita della quota fa parte dei piani del Governo per raccogliere circa 20 miliardi di euro (21,67 miliardi di dollari) attraverso la vendita di attività tra il 2024 e il 2026, al fine di tenere sotto controllo il secondo più grande accumulo di debito della zona euro in proporzione al prodotto interno lordo (PIL). In una risposta scritta ad un'interrogazione parlamentare, una copia della quale è stata vista da Reuters, il Ministero dell'Industria ha detto che sia il Tesoro che il finanziatore statale Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) hanno in programma di tagliare le loro partecipazioni in Poste Italiane senza scendere sotto il 51%.

Il Ministero dell'Economia detiene una partecipazione del 29,3% in Poste che vale quasi 4 miliardi di euro ai prezzi di mercato attuali, mentre CDP possiede un ulteriore 35%. "La vendita non metterà a rischio l'erogazione del servizio pubblico e garantirà il posto di lavoro a tutti i lavoratori coinvolti", ha aggiunto il Ministero. Sia CDP che il Tesoro hanno rifiutato di commentare.