Transnet ha dichiarato che non sono stati segnalati feriti gravi dopo l'incidente, ma l'interruzione del principale terminal di esportazione di carbone del Sudafrica a Richards Bay metterà a dura prova le spedizioni di minerali, già limitate dalla carenza di locomotive, nonché dal furto dilagante di cavi e dal vandalismo delle infrastrutture.

In una risposta via e-mail a Reuters, l'azienda statale non ha fornito dettagli sulle cause dell'incidente e su quando sarà ripristinato il servizio sulla linea del carbone.

I principali esportatori di carbone, Thungela Resources ed Exxaro Resources, non hanno risposto immediatamente alle domande su come il deragliamento stesse influenzando il trasporto al porto. Glencore, un altro importante esportatore di carbone dal Sudafrica, ha rifiutato di commentare.

Transnet ha lottato per anni per trasportare le materie prime ai porti a causa della carenza di attrezzature e degli arretrati di manutenzione dopo decenni di investimenti insufficienti.

Questo ha costretto aziende come Thungela e il più grande esportatore di minerale di ferro dell'Africa, Kumba Iron Ore, a tagliare la produzione a causa della limitata capacità di trasporto delle materie prime su rotaia fino al porto.

Alcuni minatori hanno trasferito il carbone al porto su strada, un'opzione più costosa e dannosa per l'ambiente rispetto alla ferrovia, ma Transnet - che gestisce anche i porti sudafricani - a novembre ha annunciato un blocco dei camion che entrano nel porto di Richards Bay, citando una "congestione senza precedenti" sulle strade della città costiera.