L'indice paneuropeo STOXX 600 perde lo 0,7%, ritracciando dai massimi di tre settimane toccati ieri in chiusura, zavorrato dai settori dei viaggi e tempo libero, da quello bancario e dal settore tech.

I dati Markit pubblicati oggi mostrano un leggero attenuamento dei devastanti effetti del coronavirus sull'economia della zona euro, grazie alla graduale revoca dei lockdown, anche se un ritorno alla crescita è ancora lontano.

Dopo la lettura più bassa di quasi 22 anni del mese scorso, l'indice Pmi di Ihs Markit è tornato a 30,5 dai 13,6 di aprile.

Le crescenti tensioni tra Usa e Cina sul futuro a lungo termine dei loro rapporti hanno zavorrato ulteriormente il sentiment, ponendo fine a un forte rimbalzo dei mercati dai minimi visti a metà marzo.

"Stiamo vedendo una certa mancanza di slancio", ha detto Craig Erlam, senior market analyst di Oanda. "Finché non vedremo la riapertura dei paesi e finché non comprenderemo completamente quali saranno le conseguenze negative, il rally non può proseguire indefinitamente".

Il Senato Usa ha approvato una norma che potrebbe impedire ad alcune aziende cinesi di essere quotate sugli indici della borsa statunitense, aggiungendo motivi di tensione, dopo le forti critiche dell'amministrazione Trump contro la gestione della crisi sanitaria da parte di Pechino.

Tra le singole aziende, Altice Europe Nv crolla del 14,5%, dopo aver riportato utili 'core' per il primo trimestre al di sotto delle aspettative.

Lufthansa avanza del 4,7% sulle trattative con il governo tedesco per un accordo di salvataggio per un valore di massimo 9 miliardi di euro, che include anche una quota del 20% per lo stato.

EasyJet guadagna il 4,8% dopo aver annunciato il ripristino di un numero limitato di voli a partire dal 15 giugno.