(Alliance News) - Le principali piazze europee rispettano le previsioni e aprono in ribasso, lunedì, mentre ondate di proteste senza precedenti in Cina aumentano le preoccupazioni per le ripercussioni sulla seconda economia più grande del mondo.

Mentre le manifestazioni si diffondono in tutto il paese da Pechino allo Xinjiang e Shanghai, riflettendo la crescente rabbia per la politica zero-Covid, una ripresa sostenuta della domanda in tutto il vasto paese sembra ancora più lontana.

"Ciò ha accumulato nuove pressioni al ribasso sul prezzo del petrolio, con il Brent Crude che è sceso a USD81 al barile, il livello più basso dall'inizio di gennaio", come commentato da Susannah Streeter, senior investment e markets analyst di Hargreaves Lansdown.

Così, il FTSE Mib apre in rosso dello 0,8% a 24.524,97.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è in ribasso dello 0,3%, il FTSE 100 di Londra è in rosso dello 0,7%, mentre il DAX 40 di Francoforte cede lo 0,2%.

Fra i listini minori il Mid-Cap è in rosso dello 0,5% a 39.783,19, lo Small-Cap apre in ribasso dello 0,3% a 27.822,33, mentre l'Italia Growth è giù dello 0,2% a 9.363,69.

Sul listino principale, tra i pochi rialzisti ci sono Leonardo e Interpump, su del 2,1% e dello 0,2%.

A2A cala dell'1,3% dopo aver chiuso in vetta venerdì. Il consiglio di amministrazione, nella serata di martedì, ha esaminato e approvato l'aggiornamento del "Piano Strategico 2021-2030", che - come si legge nel comunicato - "rinnova l'impegno del gruppo verso la decarbonizzazione, in anticipo rispetto agli obiettivi comunitari".

L'aggiornamento del Piano Strategico prevede un Ebitda in crescita da EUR1,4 miliardi del 2021 a EUR1,45-1,50 miliardi nel 2022 a EUR2,1 miliardi nel 2026 a EUR2,6 miliardi al 2030, in linea con il primo Piano strategico annunciato ai mercati nel gennaio 2021.

Eni cala invece dell'1,9%. La società ha annunciato venerdì un accordo di collaborazione con BF per valutare lo sviluppo di colture per uso energetico in Italia, recuperando terreni degradati, abbandonati o inquinati, senza entrare in competizione con la filiera alimentare.

Per quanto riguarda la galassia Agnelli, Stellantis apre in rosso dello 0,2%, Ferrari cede lo 0,1% e CNH Industrial è in ribasso dello 0,8%. Iveco Group fa meglio di tutti e apre in verde dello 0,4%.

Sul Mid-Cap, Juventus FC cede lo 0,9%.

Maire Tecnimont è su dello 0,1%. La società ha fatto sapere lunedì che la controllata KT Kinetics Technology si è aggiudicata un contratto EPCm - Engineering, Procurement & Construction management - per l'implementazione di una nuova unità splitter C3, una miscela di propano e propilene, da parte di Motor Oil Hellas, nella raffineria di Corinto, in Grecia.

Il valore del contratto è pari a EUR80 milioni.

Credito Emiliano apre già dello 0,6%. Venerdì, la società ha fatto sapere di aver acquistato, nel periodo tra il 21 e il 24 novembre 2022, 61.014 azioni ordinarie al prezzo medio ponderato di EUR6,6372 per un controvalore complessivo di EUR404.959,86.

Credem, quindi, ha confermato di aver terminato il programma di acquisto azioni proprie annunciato il 9 giugno 2022. Nel periodo compreso tra il 27 giugno 2022 e il 24 novembre 2022, la società ha rilevato 1,5 milioni di azioni pari a circa lo 0,4% del capitale sociale a un prezzo medio ponderato unitario di EUR5,72 per un controvalore complessivo di EUR8,6 milioni.

OVS apre in verde dello 0,3%. La società ha fatto sapere giovedì di aver rilevato 12.071 azioni proprie al prezzo medio di EUR2,12149 per un controvalore complessivo di EUR25.608,5.

Sullo Small-Cap, Piquadro, dopo la chiusura in attivo dell'1,3% sale del 3,2%. La società, giovedì, ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 settembre 2022, in cui ha registrato un risultato netto di gruppo negativo di circa EUR100 milioni, in miglioramento di circa EUR1,4 milioni rispetto al dato registrato al 30 settembre 2021.

In cima c sono anche B&C Speakers, Borgosesia e Cembre, che si muovono tra il 2,6% e l'1,8%.

Tra le PMI, Unidata apre in verde dell'1,1%. La società ha fatto sapere venerdì di aver siglato un accordo vincolante per l'acquisto dell'intero capitale sociale del Gruppo TWT. Fondato nel 1995 con sede a Milano, TWT è uno dei primari player nel campo delle telecomunicazioni e dei servizi di connessione e comunicazione con un particolare focus sul segmento B2B.

Il contratto di compravendita sottoscritto tra Unidata e gli azionisti venditori del Gruppo TWT prevede l'acquisto da parte di Unidata dell'intero capitale sociale del Gruppo TWT sulla base di un Enterprise Value di EUR58,0 milioni.

Agatos sale dello 0,6%. Nella serata di giovedì ha deliberato l'emissione di ulteriori 11 obbligazioni convertibili per un valore nominale complessivo pari a EUR550.000 a completamento dell'emissione della prima tranche delle obbligazioni convertibili oggetto degli accordi sottoscritti con Macquarie Bank Limited e Atlas Capital Markets.

Reevo non scambia ancora. La società ha fatto sapere venerdì che l'assemblea ha approvato la proposta di autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie finalizzata a consentire alla società di dotarsi di uno stock di azioni proprie di cui quest'ultima possa disporre quale corrispettivo nel contesto di eventuali operazioni di finanza straordinaria, per il servizio di piani di incentivazione basati su strumenti finanziari e come oggetto di investimento per un efficiente impiego della liquidità generata dall'attività caratteristica della società.

MeglioQuesto apre in rosso del 4,5%. Il consiglio di amministrazione ha preso visione venerdì dei principali dati gestionali economico-finanziari consolidati al 30 settembre 2022, riportando ricavi pari a EUR51,9 milioni, in crescita del 27% rispetto a EUR40,9 milioni al 30 settembre 2021.

La crescita è trainata da entrambe le linee di business: Customer Acquisition registra ricavi per EUR45,4 milioni, in attivo del 24% rispetto a EUR36,6 milioni al 30 settembre 2021 e Customer Management registra ricavi per EUR6,4 milioni, su del 48% rispetto a EUR4,3 milioni al 30 settembre 2021.

In Asia, il Nikkei è in rosso dello 0,4%, l'Hang Seng cede l'1,6% e lo Shanghai Composite è in ribasso dello 0,8%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0430 contro USD1,0407 di venerdì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,2083 da USD1,2092 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,14 al barile da USD84,97 al barile di venerdì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.758,56 l'oncia da USD1.751,17 l'oncia di venerdì in chiusura.

Nel calendario economico di lunedì, alle 1000 CET dall'UE sono attesi i prestiti a corporazioni non finanziarie e ai privati, oltre alla massa monetaria M3.

Alle 1430 CET usciranno le partite correnti in Canada e alle 1500 CET sono previste le aste di BTF francesi.

Alle 1730 CET, negli USA, si terranno le aste dei buoni del tesoro.

Tra le società quotate a Piazza Affari, non sono previsti eventi da segnalare.

Di Chiara Bruschi; chiarabruschi@alliancenews.com

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