MILANO (MF-DJ)--"L'utile netto dei 9 mesi è già superiore al massimo storico del 2019 quindi stiamo traguardando un anno che batterà ogni record come utile netto. Siamo molto contenti per l'andamento della societá".

Lo ha affermato l'a.d. di A2A, Renato Mazzoncini, nel corso della conference call di presentazione dei dati della societá.

"Abbiamo un Mol che è cresciuto del 17% e questo è legato sia alla crescita organica che alle operazioni di M&A che abbiamo fatto e che sono nella direzione della crescita della sostenibilitá del gruppo", ha aggiunto sottolineando che "abbiamo fatto investimenti importanti e puntiamo a raggiungere 1 mld entro fine anno di Capex. Preciso che sono investimenti senza M&A".

Sotto il profilo finanziario, A2A ha chiuso i nove mesi con ricavi a 6.456 milioni di euro (+34% a/a), un Margine Operativo Lordo a 959 mln (+17% a/a) e un utile netto a 394 milioni di euro, +81% rispetto allo scorso anno (218 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020). Gli investimenti sono pari a 640 milioni di euro, +55% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e la Posizione Finanziaria Netta si è attestata a 3.782 milioni di euro, in incremento di 310 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. Al netto delle variazioni di perimetro e dell'impatto del nuovo orientamento ESMA (complessivamente pari a 441 milioni di euro), la PFN è in miglioramento di 131 milioni di euro e si attesta a 3.341 milioni di euro.

"Nei primi 9 mesi del 2021 abbiamo proseguito con la nostra significativa crescita industriale e economica, improntata alla sostenibilitá e alla transizione ecologica. Registriamo l'aumento di tutti gli indicatori finanziari e il record degli investimenti sul periodo; abbiamo impresso un'ulteriore accelerazione alla nostra capacitá installata da fonti rinnovabili e ridotto il fattore emissivo del Gruppo", ha detto il top manager. "Il nostro impegno resta focalizzato sulla transizione energetica e l'economia circolare per garantire un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e per realizzare infrastrutture necessarie a colmare il gap impiantistico di alcuni territori. Asset strategici che potranno consentire al nostro Paese di restare al riparo dalle turbolenze del mercato e dal conseguente aumento del costo dell'energia, a beneficio dei cittadini".

Proprio sul fronte della transizione energetica, A2A ha registrato un +14% della capacitá installata da fonte rinnovabile (idroelettrica, fotovoltaica ed eolica), pari a 2.235 MW, rispetto al corrispondente periodo del 2020 e una contrazione del 26% del Fattore Emissivo di Gruppo che si attesta a 316g CO2/kWh rispetto al 2017, anno di riferimento per Science Based Targets Initiative.

"E' un segnale chiaro della crescita delle rinnovabili. Questo, per quanto ci riguarda, si trasforma in una riduzione delle emissioni di Co2 del gruppo. Nel 2017 eravamo a 430 grammi Co2 per kilowattora, oggi siamo scesi del 26% e siamo a 316. L'obiettivo è arrivare a 226 nel 2030", ha aggiunto Mazzoncini.

In questa ottica si inserisce il deal con Ardian, finalizzato a realizzare una partnership volta ad accelerare la transizione energetica. A tal proposito Mazzoncini ha spiegato che con Ardian "stiamo andando avanti e puntiamo a chiudere entro l'anno la parte tecnica perchè stiamo facendo la due diligence sui loro impianti e loro sui nostri asset. "Dovremmo chiudere entro la prima settimana di dicembre. Poi a dicembre l'obiettivo è chiudere tutti gli altri accordi perchè perchè vogliamo presentare un update del piano nel primo quarter del prossimo anno. E obiettivo è presentarlo ricompreso con la jv con Ardian. Siamo in linea con obiettivi che ci siamo dati".

"La mia opinione è che solo lo sviluppo delle rinnovabili potrá stabilizzare i prezzi dell'energia", ha detto ancora l'a.d.. " "L'Italia che ha piú acqua, sole e vento rispetto al resto dei paesi d'Europa e quindi credo che possa beneficiare di una energia a prezzi piú bassi", ha aggiunto.

Per quanto riguarda il gruppo "tutte le capex le mettiamo sulle rinnovabili e l'accordo con Ardian serve ad accelerare questo percorso in modo da affrancare l'Italia velocemente dal fatto che l'energia non resti agganciata al prezzo del gas".

Infine un accenno sui rincari delle bollette. Per capire dove andranno i costi delle bollette "ci vorrebbe la sfera di cristallo perchè dipende da molti fattori, ci sarà "un allineamento al rialzo rispetto al 2019-2020" ma "non con i valori impazziti degli ultimi mesi". Gli scenari energetici ci dicono che rispetto all'impazzimento di agosto e di settembre i valori sono scesi e continueranno a scendere e ci si aspetta che alla fine della stagione termica siano superiori al 2019 ma niente di comparabile a quello che abbiamo visto negli ultimi mesi. A questo si sommanno gli interventi su cui sta lavorando il governo e bisogna vedere cosa decideranno", ha detto Mazzoncini. "Mi aspetto delle bollette piú care ma se si fa riferimento a rincari annunciati dal ministro Cingolani del 40%-50% ci aspettiamo degli effetti minori. I prezzi stanno iniziando a calare un po'", ha concluso.

lab

MF-DJ NEWS

1118:04 nov 2021

(END) Dow Jones Newswires

November 11, 2021 12:05 ET (17:05 GMT)