MILANO (MF-DJ)--Il business dell'editoria scolastica non è affatto in rallentamento nonostante la pandemia, il lockdown e la didattica a distanza. Perché, nonostante i problemi di natura digitale e infrastrutturale, gli studenti di materne, elementari, medie e superiori hanno proseguito nel percorso formativo e didattico. Per tale ragione, in un mercato come quello dell'editoria che continua a registrare volumi in forte crescita, in particolare nelle vendite online, che pesano per il 47% del totale (698 milioni il giro d'affari nel primo semestre dell'anno, fonte Aie), c'è particolare fermento nel campo dell'educazione.

Lo dimostra l'acquisizione di Dea Scuola definita nelle scorse settimane da Mondadori, indiscusso leder del business, per un controvalore di 157,5 milioni. Un deal che ha valutato l'asset del gruppo De Agostini 7,4 volte l'ebitda 2020. In scia a questa operazione, che ha cambiato i connotati del comparto, ecco che, secondo indiscrezioni raccolte da MF-Milano Finanza, tra banchieri e avvocati d'affari è iniziato a circolare in maniera concreta il dossier rappresentato da Pearson Italia, secondo player del settore (quota di mercato del 13,8%) almeno fino al merger Mondadori-Dea Scuola.

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2108:26 lug 2021

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