MILANO (Reuters) - Il Comitato per l'Autonomia e l'Indipendenza della Banca Popolare di Sondrio ritiene positivi gli obiettivi annunciati da Unipol, che ieri è salita quasi al 20% della banca valtellinese, ma è preoccupato che la mossa sia preliminare a operazioni di aggregazioni bancarie.

Il comitato in una nota sollecita i soci minori ad "organizzarsi con determinazione" e si rivolge in particolare all'Associazione 'Insieme per la Popolare', che detiene il 4% del capitale, affinché aumenti la sua presenza almeno fino al 10%, "in modo da rafforzare anche la presenza nel capitale dei soci minori e dei soci privati che vogliono sostenere l'autonomia e l'indipendenza della Bps, nonché difendere la sua identità e la sua storia".

Ieri Unipol ha rilevato un altro 10,2% del capitale della banca, salendo così al 19,7% del capitale.

Unipol ha dichiarato che gli obiettivi del suo rafforzamento nel capitale sarebbero di consolidare la partnership nel ramo bancassicurazione già in atto da tempo e di aggiungere stabilità alla base azionaria, sottolinea la nota del Comitato.

"Il Comitato confida che Unipol concordi sulla necessità di preservare l'identità di una banca molto profittevole, molto ben gestita, e con un modello di gestione e di business unico, il cui valore andrebbe in gran parte disperso qualora fosse inglobata in realtà con storie e modelli di gestione completamente differenti".

Considerata a lungo come un possibile obiettivo di M&A, Pop Sondrio è stata l'ultima grande banca di credito cooperativo in Italia ad abbandonare tale status, che la proteggeva da potenziali acquisizioni, conformandosi dopo una battaglia legale a una riforma governativa.

La presenza di Unipol nel capitale di Pop Sondrio ha alimentato a lungo le speculazioni su un'eventuale fusione con Bper, di cui il gruppo bolognese è primo azionista.