MILANO (Reuters) - I rappresentanti di Delfin e della Fondazione Crt si sono confrontati su temi di interesse comune relativi a Generali, anche alla luce della più recente evoluzione del quadro di riferimento, e hanno riaffermato la correttezza e perdurante validità della scelta di unirsi in un patto di consultazione.

Lo dice una nota congiunta dei due azionisti di Generali, in cui si precisa che nella compagnia Delfin e Fondazione Crt sono da sempre soci stabili orientati al lungo periodo.

Come tali - prosegue il comunicato - "rimangono fermamente convinti che solo un dialogo aperto e costruttivo... possa consentire alla compagnia di perseguire un percorso di crescita sostenibile, per superare le criticità che ne hanno condizionato il posizionamento competitivo rispetto ai suoi principali competitors su scala europea, creare valore per tutti gli stakeholders coinvolti e per il Paese e preservare nel tempo l'autonomia dell'istituto".

Il patto di consultazione, sottolinea la nota, "non ha mai avuto per oggetto l'esercizio concertato del diritto di voto né gli aderenti hanno con esso mai assunto, o inteso assumere, impegni o vincoli relativi all'esercizio del diritto di voto e degli altri loro diritti sociali".

Generali non ha commentato.

Il mese scorso Francesco Gaetano Caltagirone ha deciso di uscire dal patto di consultazione siglato lo scorso settembre con la Delfin di Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt.

Caltagirone e Delfin sono contrari alla conferma del Ceo di Generali Philippe Donnet che gode del sostegno del board uscente e del primo azionista Mediobanca.

(Sabina Suzzi, editing Gianluca Semeraro)