HONG KONG/SHANGHAI (Reuters) - Credit Suisse ha abbandonato il progetto di costituire una banca locale in Cina per evitare un potenziale conflitto regolamentare derivante dalla fusione con UBS. 

Negli ultimi anni Credit Suisse aveva in programma la creazione di una banca locale cinese interamente controllata, che avrebbe rafforzato la presenza del gruppo nel Paese e consentito di creare una propria rete di filiali per raccogliere depositi ed espandere le attività di gestione patrimoniale onshore.

Attualmente, la banca svizzera offre ai propri clienti servizi di wealth management, brokeraggio di securities e consulenza sugli investimenti nella seconda maggiore economia mondiale grazie alla joint venture per le securities.

Dopo anni di investimenti e preparativi, Credit Suisse ha deciso di abbandonare i piani per richiedere la licenza per la creazione della cosiddetta banca locale, secondo le due fonti.

La decisione di abbandonare il progetto è stata motivata dal fatto che Ubs, che sta acquisendo Credit Suisse nell'ambito di un salvataggio orchestrato dal governo svizzero, dispone già di una banca con sede locale in Cina.

In Cina, un'entità finanziaria può richiedere e ottenere una sola licenza di questo tipo.

Nessun commento da parte di Credit Suisse e Ubs. Al momento non è stato possibile avere un commento da parte dell'autorità di regolamentazione bancaria cinese, la National Financial Regulatory Administration.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)