Attorno alle 11,10, l'euro sale dello 0,4% a 1,0617 dollari, dopo aver perso l'1,4% ieri, il maggiore calo percentuale in sei mesi, sui timori per il settore bancario.

I mercati si sono stabilizzati dopo che nella notte Credit Suisse ha detto che avrebbe ricevuto un prestito fino a 54 miliardi di dollari dalla Banca Nazionale Svizzera per rafforzare la liquidità e la fiducia degli investitori, dopo che ieri il titolo ha perso fino al 30%.

Questo ha aiutato il franco svizzero a rafforzarsi: il dollaro scende dello 0,92% rispetto al franco a 0,9248, dopo il +2,15% di ieri: il maggior guadagno giornaliero dal 2015.

In quello che sarebbe stato l'evento principale della giornata prima della crisi del settore bancario, la Banca Centrale Europea si riunirà per decidere di quanto alzare i tassi di interesse.

In occasione della precedente riunione a febbraio, la banca centrale si era impegnata ad aumentare i tassi di interesse di 50 punti base al meeting di marzo, ma le recenti turbolenze dei mercati hanno messo in discussione tali aspettative.

Francesco Pesole, strategist valutario di Ing ha detto che non è chiaro come l'euro reagirà alla decisione della Bce.

"Se il rialzo di 50 punti base avviene in un contesto in cui i mercati stanno ridimensionando i timori sul settore bancario grazie al sostegno della Banca nazionale svizzera, allora questo potrebbe essere letto come un segnale di fiducia da parte di Francoforte sullo stato di salute del sistema bancario della zona euro e, in ultima analisi, potrebbe dare sostegno all'euro".

Alla stessa ora, il dollaro cede lo 0,4% rispetto allo yen a 132,91.

La sterlina sale dello 0,1% a 1,2069 dollari mentre l'indice sul dollaro perde lo 0,24% a 104,40 dollari.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Sara Rossi)