ROMA (MF-DJ)--Il governo fa marcia indietro sui carburanti. E lo fa ritoccando il decreto licenziato appena due giorni fa in Consiglio dei ministri per esplicitare una clausola: l'extra-gettito Iva

provocato dall'aumento del costo della benzina potrá essere utilizzato

per abbassare il prezzo del carburante, attraverso una riduzione delle

accise.

Giorgia Meloni ha quindi accettato di cedere, almeno in parte, all'assedio degli alleati che da giorni la martellano sull'utilità di un taglio delle accise dei carburanti per far fronte all'impennata dei prezzi. Il ritocco è stato possibile grazie a una norma del 2007, giá utilizzata da Mario Draghi, resa probabilmente ancora piú flessibile dall'esecutivo, in modo da intervenire in qualunque momento, valutando gli sbalzi di prezzo. Certo, questo taglio non ci sará domani, ma resta un dietrofront pesante che la premier sceglie di governare con due interviste in prima serata su Tg1 e Tg5.

Intanto, dopo lo sciopero annunciato dai gestori dei distributori per il prossimo 25 e 26 gennaio, oggi alle 11h30 i ministri dell'Economia, Giancarlo Giorgetti e delle Imprese Adolfo Urso, incontreranno a palazzo Chigi le associazioni dei gestori dei distributori dei carburanti. La vicenda va risolta con una mediazione anche per non rischiare dei boomerang elettorali del consenso a un mese dalle elezioni regionali, ma di certo c'è che sull'emergenza carburanti il pressing di Forza Italia e

Lega cha messo a dura prova Meloni.

Meloni in tv ha lodato la "grande coesione" della squadra, eppure basta

mettere in fila le dichiarazioni per vedere le prime crepe nella

coalizione. Basta ascoltare i silenzi di chi, come Matteo Salvini, assiste alle difficoltá della premier senza parlare in suo soccorso.

D'altronde, alla vigilia del Cdm di martedì il leader della Lega spingeva

per un taglio delle accise. Nelle stesse ore, il 9 gennaio, gli faceva eco anche Licia Ronzulli. Chi parla con Berlusconi sa che l'ex premier ritiene il decreto benzina un pasticcio e il mancato taglio delle accise un "errore di valutazione" dell'Economia, dove si aspettavano (e si

aspettano) la discesa dei prezzi dei carburanti.

Non solo. Esponenti dell'esecutivo lamentano anche che le decisioni più importanti all'interno del governo le prendono sempre e solo Meloni e Giorgetti. Dalle nomine al vertice delle tre agenzie fiscali sino all'emergenza carburanti "decidono tutto loro", è la cantilena ai vertici di Forza Italia e Lega. Insomma, la questione carburanti ha aperto delle crepe nella maggioranza che dovranno essere ricucite se non si vuole correre il rischio di fallire all'appuntamento elettorale delle regionali.

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MF-DJ NEWS

1311:07 gen 2023


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January 13, 2023 05:08 ET (10:08 GMT)