(Alliance News) - Venerdì le piazze europee sono in direzione ribassista, con le sale trading che pesano la prospettiva di un ulteriore inasprimento della politica da parte della Banca centrale europea e della Federal Reserve per ridurre l'alta inflazione.

Gli investitori hanno anche valutato i dati che mostrano che l'economia britannica è rimasta piatta nel quarto trimestre del 2022, in linea con le aspettative ed evitando di poco una recessione. Tuttavia, i dati mensili del PIL del solo dicembre - mese caratterizzato da diffusi scioperi ferroviari e maltempo - si sono contratti dello 0,5%, più dello 0,3% previsto dagli analisti.

Sul possibile percorso delle Federal Reserve, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 22 marzo ha una probabilità prezzata al 91% di conferma sull'intervallo attuale compreso fra 475/500 bps. È invece al 6% la probabilità di un aumento nell'area 500/525 bps. Il target attuale è compreso fra 450 e 475 punti base.

Sempre in tema di banche centrali, il governo giapponese ha in programma di nominare Kazuo Ueda, economista ed ex membro del BoJ Policy Board, come prossimo governatore della banca centrale dopo le dimissioni di Haruhiko Kuroda, stando a quanto ha appreso il giornale finanziario giapponese Nikkei e reso noto venerdì.

Il governo si era inizialmente rivolto al vicegovernatore della Banca del Giappone, Masayoshi Amamiya, come possibile successore di Kuroda, ma ha incontrato un fermo rifiuto. Da allora, ha cercato candidati alternativi.

Così, il FTSE Mib - in trend altalenante - è adesso in rialzo dello 0,1% a 27.537,66.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta cedendo lo 0,3% così come il CAC 40 di Parigi mentre il DAX 40 di Francoforte è in contrazione dello 0,5%.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è giù dello 0,7% a 44.450,43, lo Small-Cap è in rosso dello 0,1% a 30.436,81 e l'Italia Growth è in calo dello 0,1% a 9.708,66.

Sul listino principale di Piazza Affari, Inwit parte in rosso cedendo l'1.3% a EUR10,27 per azione.

Banca Generali cede invece l'1,1% a EUR33,68 per azione, dopo avere reso noto giovedì che l'esercizio 2022 si è chiuso con un utile netto consolidato di EUR213,0 milioni, in calo del 34% rispetto gli EUR323,1 milioni dell'esercizio precedente. Il cda, inoltre, rende noto che presenterà la proposta di distribuire dividendi per EUR192,8 milioni, pari a EUR1,65 per azione, corrispondenti ad un pay-out totale del 91% circa dell'utile consolidato dell'esercizio 2022.

Il consiglio di amministrazione di Iveco - su del 9,7% - ha reso noto venerdì di avere approvato il bilancio relativo al 2022, chiuso con un utile netto adjusted pari a EUR225 milioni e EUR85 milioni di incremento rispetto al 2021. L'utile netto consolidato è pari a EUR159 milioni, in aumento di EUR83 milioni.

Unipol - su dello 0,4% - ha comunicato venerdì di aver chiuso il 2022 con un utile netto di EUR866 milioni, in aumento rispetto a EUR796 milioni dell'anno precedente.

Nel listino cadetto, parte bene Cementir Holding, che avanza del 2,9% puntando alla quinta seduta da concludere fra i rialzisti.

Si prende la vetta del listino Banca Ifis, all'indomani dei risultati. La società ha registrato un utile netto di EUR141,1 milioni in crescita del 40% a EUR100,6 milioni dell'anno precedente.

Cede terreno illimity Bank, nonostante i buoni numeri ancora caldi di pubblicazione con un utile netto pari a EUR75,3 milioni, in crescita del 15% rispetto al 31 dicembre 2021.

Ascopiave a cala invece dell'1,8% a EUR2,74 per azione in scia al rosso della vigilia con lo 0,4%.

Sullo Small-Cap, buona partenza per d'Amico, che segna un più 3,4% a EUR0,4440 facendo eco all'attivo della vigilia chiusa con il 3,5%.

Spinta anche su Beghelli, che raccoglie il 2,1% a EUR0,3135 dopo tre sedute concluse in rosso.

Banca Profilo fluttua in rosso dell'1,1%, con la lieve contrazione dell'utile utile netto a EUR11,1 milioni rispetto a EUR11,7 milioni dell'anno precedente.

Ratti cede invece il 4,5%, chiudendo il listino. Il titolo sulla piattaforma MarketScreener è indicato come 'neutral' sul breve e medio periodo, mentre sul lungo peridodo l'inidicazione è 'bearish'.

Fra le PMI, buona partenza per Convergenze, che si posiziona davanti a tutti salendo del 3,7%.

Friulchem avanza ugualmente con il 3,6% con prezzo a EUR1,14.

Sul fondo, chiude il listino Altea Green Power, che cede il 2,6%. La company ha comunicato martedì di aver firmato un secondo accordo di co-sviluppo con Aer Soléir, gruppo irlandese tra i principali player nel settore dell'energia in Europa, partecipata da Quantum Energy, leader del settore nel mondo.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso in rosso dello 0,7%, il Nasdaq ha lasciato sul parterre l'1,0%, mentre l'S&P 500 ha chiuso in contrazione dello 0,9%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha chiuso su dello 0,3%, l'Hang Seng in rosso del 2,0% mentre lo Shanghai Composite ha ceduto lo 0,3%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0738 contro USD1,07545 di giovedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2108 da USD,2153 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD84,30 al barile contro USD84,03 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.859,44 l'oncia da USD1.872,08 l'oncia di giovedì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di venerdì, alle 1000 CET, dall'Italia, è attesa la produzione industriale e alle 1100 si terrà un'asta di BOT con scadenza a 12 mesi.

Nel pomeriggio, dal Canada, alle 1430 CET arrivano i dati sull'occupazione mentre alle 1600 CET, negli USA escono l'indice di fiducia e le previsioni di inflazione del Michigan.

Tra le quotate di Piazza Affari, sono attesi i risultati di Banca Sistema, BasicNet e Generalfinance.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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