ROMA (MF-DJ)--"Il biometano è la fonte rinnovabile già disponibile. L'era dell'idrogeno inizierà, a mio avviso, a fine di questo decennio". Risponde così l'ad di Italgas, Paolo Gallo, intervistato da MF-DowJones, alla domanda su quando il biometano diventerà realtà nella rete assieme all'idrogeno in Italia.

"Torniamo al biometano", spiega l'ad, "le sue potenzialità sono tali che diversi studi sono concordi nel fissare al 2030 in circa 8 miliardi di metri cubi la quota di consumi che può coprire nell'ambito del fabbisogno italiano". Il fabbisogno italiano di gas è stato di 75,1 miliardi di metri cubi del 2021 e di 67,4 miliardi di metri cubi del 2022.

"A livello europeo le elaborazioni sulla possibile evoluzione del quadro energetico sono ancora più significative", aggiunge Gallo. "La Commissione Ue stima un potenziale di produzione annua di biometano compresa tra il 25 e il 30% dell'attuale consumo di gas nell'Unione europea. Basti pensare che gli impianti di produzione in Europa, dal 2018 al 2021, sono quasi triplicati fino a raggiungere la quota di 1.023 unità in diciannove Paesi".

"Oggi in Europa questi impianti sono collegati prevalentemente alle reti di distribuzione", mette in evidenza il manager. "In Francia ci sono 365 impianti che producono ogni anno 620 milioni di metri cubi di biometano. La Germania è la più grande produttrice con 1,2 miliardi di metri cubi di biometano l'anno e 242 impianti. In Italia sono 54 gli impianti di produzione di biometano per una produzione annuale di 479 milioni di metri cubi. Una riflessione a parte va fatta per il Sud Italia, dove gli impianti attualmente attivi sono solo 8, per un totale di 29 milioni di metri cubi prodotti annualmente".

gug

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January 31, 2023 07:21 ET (12:21 GMT)