MILANO (MF-DJ)--Arrivano i primi i buy su Iveco dopo il debutto in calo di ieri.

Goldman Sachs ad esempio ha avviato la copertura sul titolo con rating buy e prezzo obiettivo a 12 euro. "Riconosciamo la storicamente debole performance dei margini e ci aspettiamo una limitata generazione di free cash flow nei prossimi due anni, ma pensiamo che l'azione sia arrivata sul mercato a una valutazione bassa che sottovaluta vari elementi interessanti", spiegano gli analisti.

GS cita tre caratteristiche. Primo: un "forte libro ordini 2021, che sostiene la visibilitá della crescita degli utili nel 2022-2023".

Secondo: il fatto che Iveco sia un "operatore di media dimensione nel mercato dei truck, con la tecnologia per la transizione energetica (LNG/CNH) e partnership", pone l'M&A come "rischio al rialzo". Iveco per GS potrebbe essere "interessante per operatori del settore piú grandi o nuovi entranti che cerchino una base giá stabilitá per puntare a una crescita piú rapida".

Terzo: il titolo "scambia su una valutazione bassa", conclude GS.

Anche Equita Sim ha avviato la copertura di Iveco con rating buy (tp di 18 euro). Secondo gli esperti, il calo di ieri offre multipli di ingresso 'cheap'; inoltre Iveco ha le risorse per rilanciarsi, ma l'M&A è fondamentale per accelerare. Gli analisti segnalano che essendo Iveco quotata solo a Milano, è inevitabile il 'flowback' da parte di venditori Usa forzati o altri interessati solo a Cnh.

Equita inoltre ritiene "raggiungibili" gli obiettivi di medio termine di Iveco e evidenzia che i principali driver sono: miglioramento mix, innovazione prodotto, partnership, espansione servizi finanziari e controllo dei costi.

Rispetto ai peer, prosegue ancora Equita, Iveco è molto piú piccola, meno diversificata geograficamente, meno esposta a heavy truck che hanno margini superiori e meno profittevole. Da un lato ciò impone multipli inferiori rispetto ai peer "ma dall`altro crediamo che spinga Iveco verso M&A deal". Rumors passati e recenti vanno in questa direzione.

"Interpretiamo anche la recente riduzione della quota nella JV cinese con SAIC (da 50 a 20%) come una mossa per avere mani libere per nuovi deal in Asia", precisano ancora gli analisti.

Pure Intesa Sanpaolo giudica ingiustificata la forte correzione di ieri registrata da Iveco. Gli analisti sono consapevoli del fatto il mercato potrebbe non essere pronto a considerare in pieno l'intera execution del piano industriale 2026, ma allo stesso tempo Isp evidenzia che ai prezzi attuali, il titolo non sta neanche prezzando un miglioramento dei fondamentali nel 2022 e nel 2023.

fus

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(END) Dow Jones Newswires

January 04, 2022 09:01 ET (14:01 GMT)