MILANO (MF-DJ)--L'indipendenza nel cercare di raggiungere i propri obiettivi è sempre stato un leitmotiv nella vita di Alessandro Benetton. Da qui le scelte di costruirsi nel '92, a 28 anni, un percorso professionale autonomo, lontano dall'impero di famiglia con la propria creatura 21 Invest (rebranding del 2018 in ottica internazionale di 21 Investimenti), di rifondarla totalmente con nuovi managing partner all'alba del nuovo millennio e di uscire nel 2016 dal consiglio di amministrazione della storica società dei maglioncini colorati per la mancata condivisione sui progetti futuri dell'azienda con gli altri rami della dinastia, dedicandosi full-time al private equity.

Così, scrive Milano Finanza, tirato incessantemente per la giacca negli ultimi mesi dai grandi big della finanza italiana sulla battaglia Generali- Mediobanca, e colto di sorpresa dalle ultime rumorose dimissioni nel Leone di Trieste da parte di Francesco Gaetano Caltagirone, il 58enne primogenito di Luciano prosegue con coerenza nella mission di voler far crescere le aziende in cui investe con la propria società. Passione che ha coltivato da giovane costruendoci attorno un percorso di studi e di formazione (dal Mba ad Harvard fino ai primi passi da analista finanziario specializzato in m&a ed equity offering in Goldman Sachs) e che l'ha portato a creare un gruppo pioniere in Italia nel private equity, la cui formula è stata d'ispirazione per la diversificazione di altre grandi dinastie industriali del Paese come le famiglie Boroli-Drago, gli Agnelli e i Pesenti. Ora, passo dopo passo, il progetto 21 invest ha appena superato il traguardo dei 30 anni di attività.

red/lab

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0609:09 giu 2022


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