E' quanto emerge da alcune fonti vicine alla questione e da alcuni documenti visionati da Reuters.Sebbene Mfe abbia dichiarato di poter prendere in considerazione un'offerta di acquisto per ProSieben solo quando quest'ultima si sarà liberata delle sue attività non strategiche, il sostegno ricevuto nei mesi scorso da parte delle banche a una potenziale Opa rafforza la sua posizione in vista dell'assemblea degli azionisti del prossimo 30 aprile, che vede i soci confrontarsi sulle proposte messe in campo da Mfe per un riassetto del gruppo televisivo tedesco.Mfe è il maggiore investitore in ProSieben con una quota vicina al 30% che ha iniziato a costruire nel 2019 come parte dei piani per creare una piattaforma televisiva paneuropea.Mfe vuole che ProSieben separi o dismetti le attività digitali e sta cercando il sostegno di altri azionisti per una risoluzione dell'assemblea che spinga il gruppo bavarese a iniziare a valutare uno spin-off degli asset ritenuti non core che comprendono servizi di e-commerce e un sito d'incontri.Sebbene al momento non abbia in programma il lancio di un'offerta, Mfe ha discusso alla fine dello scorso anno e all'inizio del 2024 con finanziatori interessati a sostenere un'eventuale acquisizione dell'intera ProSieben, come risulta dai documenti visionati da Reuters, ottenendo lettere che dimostravano la disponibilità delle banche all'operazione.Nessun commento da Mfe.

Le banche che si sono fatte avanti con delle proposte di finanziamento, a copertura sia di un'eventuale offerta che per le necessità di rifinanziamento del debito di ProSieben, sono, secondo i documenti visionati e le fonti, Bank of America, Deutsche Bank and UniCredit.

In particolare, UniCredit e Bank of America si sono offerte di coprire separatamente il 100% di una potenziale operazione con impegni, rispettivamente di 3,7 miliardi e 3,2 miliardi di euro.

Deutsche Bank si è dichiarata disponibile a coprire il 50% di un'operazione dell'importo stimato 4 miliardi di euro.

Nessun commento dai tre istituti di credito.

(Elvira Pollina e Valentina Za, editing Andrea Mandalà)