Le società energetiche australiane Woodside e Santos hanno annunciato il 7 dicembre di essere in trattative preliminari per una fusione, un'unione che arriverebbe nel contesto di un'ondata di consolidamento del settore energetico globale.

Se Woodside ingloba Santos, si tratterebbe della più grande operazione aziendale in Australia da diversi anni. L'entità combinata diventerebbe il più grande produttore di gas naturale liquefatto (LNG) in Australia, che è il fornitore numero 2 al mondo del carburante super refrigerato.

CHE ASPETTO AVREBBE L'ENTITÀ COMBINATA?

La Woodside allargata avrebbe un valore di mercato di circa 50 miliardi di dollari e una produzione annuale di 260 milioni di barili di petrolio equivalente (boe).

L'LNG rappresenterebbe il 53% della produzione, mentre il gasdotto rappresenterebbe il 24% della produzione. Il restante 23% della produzione sarebbe costituito da petrolio greggio e condensati, sulla base della produzione delle due società nel 2022.

Con l'ingresso di Santos, Woodside supererebbe TotalEnergies e Petronas della Malesia, diventando il sesto produttore mondiale di GNL, con una produzione di oltre 16 milioni di tonnellate metriche all'anno.

La centrale del GNL si posizionerebbe solo dietro QatarEnergy, Cheniere Energy, Shell, Exxon Mobil e Chevron, secondo le stime degli analisti tra cui Bernstein Research, basate sui livelli di produzione del 2023.

La nuova entità avrebbe attività in Australia, Alaska, Golfo del Messico, Senegal, Trinidad e Tobago e Papua Nuova Guinea, con una produzione all'estero che rappresenterebbe quasi un terzo della produzione totale combinata.

QUALI ATTIVITÀ POTREBBERO ESSERE VENDUTE?

Secondo gli analisti, l'entità risultante dalla fusione controllerebbe circa il 26% del mercato del gas sulla costa orientale australiana, dove risiede gran parte della popolazione del Paese, e il 35% nell'Australia occidentale, il che potrebbe suscitare la preoccupazione del regolatore della concorrenza del Paese.

La Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori (ACCC) ha dichiarato che valuterà se sia necessaria una revisione pubblica della fusione per valutare l'impatto sulla concorrenza, se l'accordo andrà avanti.

Una fonte vicina ai colloqui di fusione ha detto che le società potrebbero superare le preoccupazioni normative vendendo alcune attività nazionali più piccole. Gli analisti hanno detto che l'attività di Santos a Varanus Island, nell'Australia Occidentale, e la sua attività di gas nel bacino di Cooper, sulla costa orientale, potrebbero essere candidate alla vendita.

Woodside sta cercando di vendere le sue partecipazioni nel giacimento di gas maturo di Macedon e nel progetto petrolifero Pyrenees, al largo dell'Australia occidentale, secondo quanto riportato dall'Australian Financial Review. Entrambe le attività sono co-proprietà di Santos.

QUALE SAREBBE L'IMPATTO SUL MERCATO GLOBALE DEL GNL?

Con l'Australia in prossimità dei principali acquirenti di GNL nel nord-est asiatico, il gruppo risultante dalla fusione avrebbe un maggiore potere contrattuale nei confronti degli acquirenti, dato il suo portafoglio più grande con più opzioni di consegna e la flessibilità di un maggior numero di terminali, hanno detto gli analisti.

Il gruppo combinato gestirebbe quattro impianti di GNL in Australia - North West Shelf, Pluto, Darwin e Gladstone, e avrebbe una partecipazione in Wheatstone, gestito da Chevron.

Per Woodside il grande premio sarebbe rappresentato da partecipazioni importanti nei due progetti LNG in Papua Nuova Guinea - PNG LNG guidato da Exxon e Papua LNG guidato da TotalEnergies, che dovrà prendere una decisione finale di investimento nel 2024.

"La nuova società avrà una maggiore capacità di investimento, ma credo che l'impatto maggiore sarà la creazione di un operatore con un portafoglio di GNL più ampio, in grado di sfidare le major petrolifere attraverso molteplici hub di esportazione di GNL", ha dichiarato Neil Beveridge, analista di Bernstein.

Tra gli acquirenti di GNL dai progetti di Woodside e Santos ci sono la giapponese JERA, Tokyo Gas e la sudcoreana Kogas.