(Alliance News) - Le borse europee proseguono i ribassi con cui hanno aperto mercoledì, con Milano che non fa eccezione trascinata dai bancari e con l'asticella che si abbassa a quota 26.500. Lo stallo sull'accordo sul tetto del debito degli Stati Uniti appare trascinanrsi, sollevando le preoccupazioni degli investitori per la scadenza del default che si avvicina rapidamente, con data ultima fissata all'1 giugno.

Fra i dati macro, l'indicatore Ifo del clima imprenditoriale in Germania pubblicato mercoledì è sceso di 1,7 punti rispetto al mese precedente, attestandosi a 91,7 nel mese di maggio, in calo rispetto al massimo di 14 mesi del mese precedente e al di sotto delle aspettative del mercato di 93,0.

Si tratta del primo calo mensile dell'indice dall'ottobre scorso, in un contesto di sostanziale deterioramento delle aspettative dell'industria e di un probabile calo significativo dei nuovi ordini a causa dei recenti aumenti dei tassi di interesse e dell'inflazione ostinatamente alta.

Così, il FTSE Mib ha una lettura ribassista del 2,5% a 26.505,75.

Il FTSE 100 di Londra sta cedendo l'1,6% così come il CAC 40 di Parigi l'1,4%, mentre il DAX 40 di Francoforte segna un meno 1,5%.

Fra i listini minori milanesi, il Mid-Cap è giù dell'1,8% a 41.956,27, lo Small-Cap sta cedendo l'1,2% a 27.646, mentre l'Italia Growth cede lo 0,3% a 9.128,39.

Sul listino principale, Banca Monte dei Paschi sta facendo un passo indietro del 5,4%, oggetto di prese di profitto dopo due chiusure sul lato dei rialzisti.

Prevalgono le vendite anche su BPER Banca, che flette del 5,1%in posizione per la terza seduta da concludere in saldo passivo.

Retrovie anche per Leonardo che sta cedendo il 4,5% con prezzo a ER10,52. Sul titolo si segnala che Goldman Sachs ha tagliato il target price a EUR12,00 da EUR11,70.

Pirelli sta invece cedendo il 4,6% a EUR4,72, in scia al rosso della vigilia dell'1,3%. Il titolo, dall'inizio dell'anno, segna un attivo che si avvicina al 16%.

Verde per Mediobanca, che sta raccogliendo il 2,1% a EUR10,38 per azione. Il consiglio di amministrazione di Mediobanca mercoledì ha comunicato di avere approvato le linee guida del piano 2023-26. Come si legge nella nota diffusa, "il gruppo si pone obiettivi sfidanti e si conferma capace di generare crescita negli attivi redditizi: totale delle attività finanziarie a EUR115 miliardi, in rialzo dell'11% e AUM/AUA a EUR85 miliardi, su del 13%. Inoltre, gli impieghi alla clientela sono pari a EUR57 miliardi, su del 3%".

Inoltre, una crescita negli utili con utile per azione su del 15% compreso in un range fra EUR1,15 ed EUR1,80, considerando la cancellazione di circa l'80% delle azioni derivanti dal piano di buyback con il crescente apporto del WM e del CIB e con una minore ma ulteriore crescita del CF e dell'INS, "che confermano gli elevati livelli di redditività", si legge nella nota.

Nel segmento cadetto, dove al momento nessuno titolo è in rialzo, GVS sta facendo un passo indietro del 6,3% a EUR5,3550 per azione, dopo avere concluso le tre precedenti sedute con il segno verde.

Reply si contrae del 2,4% a EUR101,80, dopo il timido attivo della vigilia con lo 0,2%, mentre OVS segna un meno 3,1%, con nuovo prezzo a EUR2,55.

MFE-MediaForEurope ha fatto sapere mercoledì che il suo consiglio di amministrazione ha approvato i risultati del primo trimestre in cui è stato riportato un utile consolidati di EUR10,1 milioni da EUR2,7 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente. L'Ebit è positivo per EUR19,3 milioni da EUR15,3 milioni del primo trimestre 2022. I ricavi netti consolidati sono pari a EUR646,6 milioni da EUR654,3 milioni al 31 marzo 2022. Le azionidi classe A cedono il 2,1%, mentre quelle di classe B segnano un meno 3,0%.

Brunello Cucinelli arretra invece del 3,6%. La società ha comunicato martedì di aver raggiunto un accordo con Chanel e con la famiglia Cariaggi per la cessione a Chanel di una quota del 18,5% del capitale di Cariaggi Lanificio. Brunello Cucinelli deteneva il 43% di Cariaggi Lanificio e con la vendita effettuata oggi la sua partecipazione diventa del 24,5%.

Sullo Small-Cap, Pininfarina avanza con il 3,5% con prezzo a EUR0,8180, mentre Zucchi si porta avanti del 3,7%, rialzandola testa dopo due sedute ribassiste.

Pierrel cede invece il 4,4%, dopo lo 0,7% di passivo della vigilia e portando il passivo su base mensile a oltre il 26%.

Fra le PMI, Eprcomunicazione si contrae del 6,0%, chiudendo il listino e posizionandfo il prezzo in area ER2,80.

Bifire sta facendo un passo indietro del 5,5% a EUR3,42, in direzione per laseconda sessione di fila in saldo passivo.

Franchi Umberto Marmi avanza invece de 4,2% a EUR8,00 per azione. Sultitolo si registra un alto volume di scambi con circa 21.60pezzi scambiati contro una media giornaliera a tre mesi di circa 2.500.

Fra i ribassiti si menziona Casta Diva, che sta cedendo il 4,8% a EUR1,20 per azione.

A New York, nella notte europea, il Dow ha ceduto lo 0,7% il Nasdaq l'1,3%, mentre l'S&P 500 ha chiuso sotto dell'1,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0773 contro USD1,0778 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2486 da USD1,2425 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD78,18 al barile contro USD77,31 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.975,84 l'oncia da USD1.966,95 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macroeconomico di mercoledì, alle 1000 CEST è atteso il vertice sulla politica non monetaria della Banca Centrale Europea. Un'ora dopo arrivano le aspettative di business tedesco e l'indice IFO sulla fiducia delle aziende tedesche.

Alle 1300 CEST arrivano i dati sui mutui ipotecari dagli Stati Uniti.

Alle 1630 CEST è la volta delle scorte di petrolio.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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