I ricavi al 2028 sono attesi a 13,5 miliardi, in crescita di circa il 3% l'anno con un risultato operativo del 2028 pari a 3,2 miliardi, in crescita di circa il 4%, con il contributo di tutte le unità di business che più che compensa l'incremento dei costi, si legge in una nota.

Il Capex 2024-2028 autofinanziato dal gruppo è pari a circa 5 miliardi.

Quanto ai dettagli sulla cedola, il dividendo proposto per azione relativo al 2023 è di 0,80 euro, salirà a non meno di 1 euro a partire dal 2026, atteso in crescita dal 2023 del 7% annuo.

Il piano prevede inoltre che, entro il 2026, circa 7.000 uffici postali nei piccoli comuni saranno trasformati in hub di servizi digitali, per un accesso rapido e facile ai servizi della Pubblica amministrazione. Inoltre, verranno messi a disposizione dei cittadini 250 spazi di co-working.

L'obiettivo di Poste è di aumentare la produzione di energia rinnovabile di +40GWh nel periodo 2020-2026, attraverso l'installazione di pannelli fotovoltaici per una superficie totale di 150.000 mq.

"Con questo nuovo piano strategico stiamo rimodellando il nostro business, per cogliere una crescita sostanziale: con il nuovo modello di servizio commerciale progettato per ottimizzare

il valore della nostra piattaforma, e con la trasformazione logistica, che fa evolvere il nostro modello in una rete all'avanguardia, preservando la sostenibilità finanziaria del business della corrispondenza e dei pacchi", ha così commentato l'AD, Matteo Del Fante.

Comunicato integrale

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)