MILANO (MF-DJ)--Istituire a livello europeo un fondo comune, da assegnare ai singoli Stati in base al criterio della rilevanza industriale nei settori strategici, che salvaguardi i livelli di mercato mettendo le imprese nelle condizioni di competere e di crescere.

È questa la proposta di Camera Nazionale della Moda Italiana e Altagamma in occasione del Tavolo della Moda, che si è tenuto il 23 gennaio al Ministero delle Imprese e del Made in Italy alla presenza di tutte le componenti della filiera per fare il punto sugli effetti del caro energia e dell'inflazione sui consumi di un settore strategico per la nostra economia e tra i più importanti per formazione di Pil e occupazione.

Durante l'incontro, si legge in una nota, è stato inoltre evidenziato come sia più che mai necessario che i contributi Ice-Agenzia per la promozione del made in Italy non vengano significativamente ridotti nel 2023 rispetto al 2022. L'anno si presenta difficile e mal si coniugherebbe una tale riduzione rispetto alle aumentate necessità di promozione necessarie in questa congiuntura, spiega la nota.

"Con l'Inflaction Reduction Act - spiega Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana e vice presidente Moda Altagamma - gli Stati Uniti hanno stanziato 369 miliardi di dollari e misure protezionistiche a supporto e a difesa dei propri settori produttivi. La Commissione Europea per contro ha presentato una proposta a nome della presidente Ursula Von der Leyen con la quale si propone di rivedere il sistema degli aiuti di Stato allargando le maglie degli interventi e assegnando ai singoli Stati il potere di stanziare provviste finanziarie a supporto. Andrebbe costituita invece una provvista finanziaria comune per sostenere investimenti aggiuntivi delle imprese in alcuni ambiti strategici. L'assegnazione di dotazioni finanziarie a ogni singolo Stato, come già avvenuto per il Recovery and Resilient Fund, andrebbe computata in base a criteri oggettivi".

Nel documento, che è stato già posto all'attenzione dei Ministeri e delle Commissioni Parlamentari competenti, sono evidenziate le priorità su cui il nuovo fondo dovrebbe incidere, in particolare sul mondo della moda, dalla sterilizzazione di nuovi picchi energetici a un investimento tangibile per tutelare il potere d'acquisto dei salari rafforzando le condizioni economiche e sociali dei lavoratori, fino agli interventi in tema di transizione digitale ed ecologica e a una nuova programmazione in tema di internazionalizzazione e di comunicazione.

Nel testo, continua la nota, c'è anche un appello ad attivare nuove iniziative in tema di protezione dei marchi e del sistema produttivo. "È urgente assumere questa funzione come una delle priorità per il Paese", chiarisce Capasa. "La contraffazione è un problema in tutti i settori in cui opera, ma il comparto tessile e della moda si conferma il più colpito dal fenomeno, con un aumento dei sequestri tra il 2020 e il 2021 del 117% e oltre il 55% del totale dei sequestri".

Il pacchetto proposto comprende misure organiche a livello legislativo, comunicativo e amministrativo a tutela di tutta la filiera. 'Dalla pandemia in poi - si legge nel documento - molte piccole imprese sono in difficoltà finanziaria. Occorre evitare che queste realtà chiudano o diventino oggetto di acquisizioni predatorie. In questo senso Cnmi ha già proposto più volte di creare un fondo pubblico, anche con l'intervento di Cassa Depositi e Prestiti aperto anche ai fondi e soggetti privati, che consenta di sostenere tutte le imprese della filiera in difficoltà e le accompagni in un processo di risanamento e rilancio'.

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January 25, 2023 07:17 ET (12:17 GMT)