Le azioni australiane sono scese martedì, trascinate dai ribassi dei titoli finanziari di peso elevato, mentre gli investitori cauti attendono i dati chiave sull'inflazione statunitense nel corso della settimana per avere indicazioni sulla traiettoria di rialzo dei tassi della Federal Reserve.

L'indice S&P/ASX 200 è sceso dello 0,4% a 7163,7 alle 0127 GMT. L'indice di riferimento ha chiuso in rialzo dello 0,5% lunedì.

I titoli finanziari sono scesi dello 0,8%, con le banche "Big Four" che hanno perso tra lo 0,5% e lo 0,7%.

I titoli minerari hanno guidato i guadagni, salendo dello 0,2%, grazie all'aumento dei prezzi del rame e del minerale di ferro.

Le major del settore BHP e Rio Tinto sono salite rispettivamente dello 0,4% e dell'1,3%.

I prezzi del rame sono saliti lunedì a fronte di una valuta cinese più forte e di un dollaro più debole, mentre i prezzi del minerale di ferro sono rimbalzati grazie al sentimento sollevato dall'impegno di Pechino di intensificare la supervisione normativa.

Il sottoindice dell'oro è aumentato dello 0,5%, con i pesi massimi del settore St Barbara e Northern Star Resources che sono saliti rispettivamente dell'1,4% e dello 0,8%.

I titoli del settore energetico hanno perso l'1,5%, guidando le perdite del benchmark, con le major del sottoindice Woodside Energy e Santos in calo di oltre l'1% ciascuna.

Tra le notizie societarie, Santos ha condotto un'offerta di debito e ha prezzato con successo un'obbligazione senior non garantita a tasso fisso da 850 milioni di dollari.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice azionario di riferimento della Nuova Zelanda è sceso dello 0,2% a 11.276,66, rimbalzando dopo i cali di lunedì.