ROMA (MF-DJ)-Terna celebra i 20 anni del cavo sottomarino che collega l'Italia con la Grecia e investe 750 milioni di euro per raddoppiare la capacità di scambio di energia elettrica tra i due Paesi che favorirà una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili.

La società guidata da Stefano Donnarumma ha inserito, infatti, la realizzazione della nuova interconnessione nel piano di sviluppo

della rete elettrica nazionale, che prevede 18,1 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni: un'opera da 500 MW di potenza e lunga 200 km, che vedrà l'avvio dei lavori nel 2023 e l'entrata in

esercizio nel 2030. Attualmente, sono in corso gli studi per la definizione del tracciato e delle tecnologie da utilizzare.

In funzione da metà 2002, quella tra Italia e Grecia è stata la prima interconnessone elettrica con l'estero ad alta profondità realizzata in Italia e ha rappresentato il primo passo verso la definizione del ruolo dell'Italia di hub energetico del Mediterraneo. Il collegamento a 400 kV in corrente continua, ritenuto strategico dall'Ue che ha contribuito alla realizzazione attraverso un finanziamento economico, ha una capacità di trasporto bidirezionale di 500 MW e consente gli scambi di energia

tra Italia e Grecia e con i Paesi confinanti: in questi 20 anni sono transitati lungo la linea circa 40 miliardi di kWh di elettricità. L'opera consente di ottimizzare l'approvvigionamento di energia in fase

di import e di avere maggiore flessibilità per la produzione dalle rinnovabili in fase di export. L'infrastruttura è lunga complessivamente oltre 300 km.

I collegamenti con l'estero rappresentano uno dei punti cardine degli investimenti di Terna nei prossimi anni. A oggi, sono 26 le linee transfrontaliere già attive. La nuova interconnessione tra Italia e Grecia che Terna ha pianificato - insieme agli elettrodotti tra Italia-Francia, Italia-Tunisia, Italia-Svizzera, Italia-Austria e al Sa.Co.I.3 (il progetto di rifacimento del collegamento tra Sardegna Corsica-Italia) - consentirà all'Italia, in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il ruolo di hub elettrico in Europa e nell'area mediterranea, diventando protagonista a livello internazionale.

In questi anni, Terna e il gestore di rete greco, Admie, hanno rafforzato la collaborazione sul tema energetico per rispondere ai cambiamenti in atto del mercato elettrico europeo e, in particolare,

per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili soprattutto nei Paesi dell'area mediterranea. Inoltre, con il progetto internazionale Selene (Southeast electricity network coordination center) hanno istituito un nuovo centro di coordinamento regionale, con sede a Roma e a Salonicco, per intensificare la cooperazione energetica e aumentare la sicurezza della trasmissione elettrica nella regione dell'Europa sudorientale, che coinvolge anche Romania e Bulgaria.

com/rov


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June 09, 2022 06:40 ET (10:40 GMT)