ROMA (MF-DJ)--"Abbiamo accolto con favore l'enfasi del Governo sui biocarburanti, non solo per l'importanza di tutelare la filiera vitale dell'automotive europea ma per una ragione ancora più pragmatica. Se vogliamo tagliare le emissioni dei trasporti nel breve periodo non basta agire sulle nuove immatricolazioni, imponendo quote sempre crescenti di veicoli a basso impatto, occorre agire su quello che si brucia ogni giorno nello stock dei veicoli in circolazione".

Lo ha detto Francesco Luccisano, responsabile Relazioni Esterne, Academy e Sostenibilità di Ip Gruppo Api, nel corso di un'audizione in

videoconferenza davanti alla commissione Attivitá produttive della Camera

nell'ambito delle risoluzioni sul comparto del commercio al dettaglio di

carburanti.

"I numeri parlano chiaro - ha evidenziato -: ci sono poco meno di 40 milioni di auto in Italia. Le nuove immatricolazioni sono state poco più di 1 milione 300 mila nel 2022. Se anche fossero tutte a zero emissioni, e non lo sono, tra dieci anni avremmo ancora la stragrande maggioranza di veicoli tradizionali. Per questo, mentre promuoviamo l'elettrico, serve lavorare sulla qualità dei carburanti liquidi venduti sulla rete".

"Pochi sanno che già il 10% del gasolio consumato è di origine bio, e che da quest'anno le compagnie petrolifere saranno obbligate a immettere in consumo 300.000 tonnellate di carburanti liquidi da consumare in purezza, al posto del gasolio. Il settore ha fatto molto, e molto di più può fare, a condizione che si riconosca il suo ruolo di aiuto e non di ostacolo alla transizione", ha sottolineato Luccisano.

gug


(END) Dow Jones Newswires

April 13, 2023 08:21 ET (12:21 GMT)