Una manovra da 35 miliardi di euro che punta in buona parte ad attenuare il caro energia: tra conferme e proroghe, ecco tutte le principali misure (fiscali e non) e novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 e l'impatto che la stessa avrà sulle imprese italiane.

Le misure confermate dalla Legge di Bilancio 2023

Dopo diversi tira e molla, lamentele da parte delle associazioni di categoria e il rischio di sottoporre il Paese all'Esercizio Provvisorio (che avrebbe significato limitazione della spesa pubblica) è stata approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di Bilancio 2023.

Il testo pubblicato contiene sia novità che conferme per le imprese. Iniziamo pertanto ad analizzare le misure confermate anche per il 2023 dalla nuova manovra finanziaria.

Proroga Credito d'imposta imprese energivore, gasivore e non

Dei 35 miliardi messi a disposizione dalla novella manovra finanziaria molti sono stati incentrati su misure volte a contrastare il caro energia. Proprio per questo, per le imprese, viene prorogato il credito d'imposta imprese energivore, gasivore e non.

I bonus sono riconosciuti nella misura del:

  • 45% per le imprese energivore, gasivore e non gasivore;
  • 35% per le imprese non energivore dotate di contatori con potenza pari almeno a 4,5 kW.

I crediti possono essere utilizzati in compensazione tramite il modello F24 fino a dicembre 2023 oppure possono essere ceduti in cambio di denaro a istituti di credito specifici.

Proroga crediti d'imposta

Tra i crediti presenti anche nelle precedenti Legge di Bilancio, molti sono prorogati anche per il 2023.

Viene prorogato infatti il credito Ricerca & Sviluppo per tutto il 2023. Un incentivo di primaria importanza per le imprese del Sud Italia (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) che intendono investire in ricerca per migliorare i propri processi produttivi.

Le imprese che intendono utilizzarlo possono beneficiare del credito pari al:

  • 25% per le aziende di grandi dimensioni;
  • 35% per le aziende di medie dimensioni;
  • 45% per le aziende di piccole dimensioni.

La Legge di bilancio 2023 proroga anche il:

  • credito d'imposta mezzogiorno (detto anche Bonus Sud) attraverso il quale è possibile ottenere uno sconto del 45% per investimenti in beni strumentali;
  • credito d'imposta per investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES);
  • credito di imposta quotazione PMI (500.000 euro importo massimo del beneficio spettante);
  • credito d'imposta per le spese effettuate per l'installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio dei centri agroalimentari situate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia.

Leggi anche: Quotazione in borsa: 5 vantaggi +1 spingono le imprese a quotarsi

Nuova Sabatini

Prevista la proroga di 6 mesi anche per la Nuova Sabatini per ultimazione degli investimenti relativi a contratti stipulati nell'arco di tempo che va dall'1 gennaio 2022 al 30 giugno 2023.

Viene, inoltre, incrementata la dotazione per mantenere la misura:

  • 30 milioni di euro per il 2023;
  • 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026.

Credito d'imposta carburanti attività agricola

Per contrastare il crescente aumento dei prezzi dei carburanti, che ormai hanno raggiunto livelli record mai visti prima, la Legge di Bilancio 2023 estende al primo trimestre 2023 il credito d'imposta carburanti a favore delle imprese esercenti attività agricola, della pesca e agromeccanica.

Queste aziende possono usufruire del credito pari al 20% della spesa sostenuta nel primo trimestre, per l'acquisto di carburanti per la trazione dei mezzi e per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati adibiti all'allevamento degli animali.

Il credito è utilizzabile in compensazione o può essere ceduto a istituti di credito specifici entro dicembre 2023.

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Ulteriori misure ma non meno importanti

Non meno importanti sono le seguenti misure:

  • sostegno all'imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura grazie a uno stanziamento di 30 milioni di euro;
  • rifinanziamento dei contratti di sviluppo attraverso una dotazione di 160 milioni ogni anno tra il 2023 e il 2027 e 240 milioni di euro per ogni anno tra il 2028 e il 2037;
  • credito d'imposta sponsorizzazioni sportive del 50% per le spese di pubblicità sostenute dall'1 gennaio al 31 marzo 2023;
  • credito d'imposta del 36% per l'acquisto di prodotti fatti con materiali riciclati e di imballaggi biodegradabili e compostabili.

Misure in materia fiscali e contributive

Detto ciò, passiamo ora ad analizzare le misure prettamente fiscali e contributive della nuova Legge di Bilancio 2023.

Rivalutazione terreni e partecipazioni

La rivalutazione delle partecipazioni societarie e dei terreni viene confermata anche per il 2023. Pagando un'imposta sostitutiva pari al 16% è possibile eseguire questa operazione prima che la cessione avvenga e beneficiando di un enorme vantaggio per l'impresa.

Detassazione dei premi di produttività

Ridotta al 5% l'imposta sostitutiva che le imprese devono pagare sulle somme erogate a titolo di premio ai propri dipendenti. Prima era del 10%.

Nuovi limiti per la contabilità semplificata

A partire da gennaio 2023 viene aumentato il limite dei ricavi per restare in contabilità semplificata come segue:

  • da 400.000 a 500.000 euro per le aziende che svolgono attività di prestazioni di servizi;
  • da 700.000 a 800.000 euro per le aziende che svolgono altre attività.

Assegnazione beni ai soci

Introdotta la possibilità di assegnazione agevolata di beni immobili o mobili ai soci di società di persone e di capitale dietro il pagamento di un'imposta sostitutiva pari all'8%. I beni oggetto di assegnazione devono risultare iscritti nei pubblici registri delle società.

L'imposta va pagata sulla differenza tra il valore normale del bene assegnato e il suo costo fiscalmente riconosciuto.

Estromissione beni imprese individuali

Prevista la possibilità di escludere i beni immobili strumentali dal patrimonio della ditta individuale pagando un'imposta sostitutiva dell'8%. La predetta imposta è applicata sulla differenza tra il valore normale del bene e quello fiscalmente riconosciuto.

Incentivi assunzioni

In tema contributivo vengono inserite alcune agevolazioni anche per le imprese che intendono assumere nuovo personale. Previsto infatti l'esonero contributivo totale fino a 8.000 euro per le assunzioni a tempo indeterminato:

  • di giovani di età inferiore ai 36 anni (riconosciuto anche per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in indeterminato);
  • di donne svantaggiate;
  • percettori del reddito di cittadinanza.

Sempre in tema di personale, da segnalare anche il taglio del cuneo fiscale.

Leggi anche: A quanto ammonta il taglio del cuneo fiscale nel 2023?

Le novità della Legge di bilancio 2023

Le conferme sono tante, non da meno sono le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023. Si tratta di una serie di fondi stanziati per incentivare e tutelare l'italianità.

Fondo per politiche industriali di sostegno alle filiere produttive del Made in Italy

Iniziamo con la prima che riguarda il Fondo per politiche industriali di sostegno alle filiere produttive del Made in Italy. Il Fondo ha l'obiettivo di potenziare le politiche industriali a sostegno della filiera produttiva italiana. Riguarda non soltanto il settore alimentare ma anche, ad esempio, quello tessile o dell'arredamento.

Per far funzionare il fondo sono stati stanziati 5 milioni per il 2023 e 95 milioni per il 2024. L'obiettivo è quello di sviluppare e modernizzare tutti i processi produttivi per far emergere sempre di più l'eccellenza del Made in Italy nel mondo.

Fondo per l'innovazione in agricoltura

Il Fondo, con la dotazione di 75 milioni di euro per ogni anno, a partire dal 2023 e finire nel 2025, ha come obiettivo quello di favorire l'innovazione all'interno del settore agricolo e della pesca attraverso la diffusione e l'applicazione delle migliori tecnologie, piattaforme cloud e robot in questi comparti molto importanti per il settore economico italiano.

Fondo per il turismo sostenibile

Previsti 5 milioni di euro per 2023 e 10 milioni per il 2024 e 2025 finalizzati a incentivare la promozione del turismo sostenibile. Rientrano all'interno dell'incentivo anche il conseguimento delle certificazioni di sostenibilità delle strutture alberghiere, o ricettive in generale.

Fondo per la sovranità alimentare

In ultimo troviamo il tanto contestato Fondo per la sovranità alimentare. Si tratta di uno stanziamento pari a 25 milioni per ciascun anno dal 2023 al 2026 per valorizzare e tutelare il cibo italiano (sempre più vittima di emulazione da parte di molte aziende estere).

L'impatto della Legge di Bilancio 2023 sulle imprese

Queste sono le principali misure introdotte a favore dell'impresa.

È una manovra, dunque, forzata dagli eventi e dalle situazioni eccezionali visto che gran parte delle risorse sono tutte assorbite per contrastare il caro energia. Una Legge di Bilancio prudente e poco impattante per le imprese. Ad esempio, il taglio del cuneo fiscale è un intervento importante ma poco incisivo per le imprese.

Purtroppo, la coperta è corta, fare di più, forse, sarebbe stato impossibile. Tra l'altro veniamo da due anni in cui si è speso molto, ma mai abbastanza, per aiutare le aziende in difficoltà.

Tuttavia, conoscere le misure e sfruttarle a proprio vantaggio è doveroso per chi fa imprese, che sia di piccole, medie o grandi dimensioni. Ad esempio, saper utilizzare il credito d'imposta, non solo ti permette di investire nella tua azienda, ma anche di ottenere uno sconto sulle future tasse da pagare.

Leggi anche: Credito d'imposta: cos'è e perché è importante utilizzarlo?

Uno sconto minimo, ma pur sempre da sfruttare.

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Soluzione Tasse S.p.A. published this content on 12 January 2023 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 12 January 2023 17:09:03 UTC.