MILANO (MF-DJ)--Le campagne di vaccinazione contro il coronavirus sono iniziate a rilento in gran parte dell'Europa, suscitando critiche da parte delle autorità e richieste di aumentare il ritmo mentre centinaia di persone muoiono e decine di migliaia vengono ancora infettate ogni giorno.

La Francia ha vaccinato solo 19.500 persone in oltre due settimane, da quando i regolatori europei hanno autorizzato il primo vaccino contro il coronavirus, prodotto da Pfizer e BioNTech. Il Belgio ha lanciato martedì le vaccinazioni di massa, mentre i Paesi Bassi hanno somministrato i primi vaccini solo ieri.

Il ritmo ha posto queste Nazioni, tra le più colpite al mondo dal Covid-19, dietro gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Germania. Gli Usa hanno vaccinato più di cinque milioni di persone, il Regno Unito oltre un milione e la Germania circa 367.000. Israele ha inoculato almeno il 16% della popolazione con il vaccino di Pfizer/BioNTech.

Le autorità francesi hanno affermato che il ritardo è in parte dovuto alla necessità di dare il tempo alle persone a rischio, principalmente residenti delle case di cura, di consultare un medico e dare il loro consenso alcuni giorni prima della distribuzione del vaccino. Alcuni Governi inoltre hanno deciso di non anticipare i loro programmi di vaccinazione dopo che l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha accelerato l'approvazione del vaccino di Pfizer/BioNTech di una settimana il mese scorso.

Martedì il primo ministro olandese, Mark Rutte, ha detto di essere dispiaciuto per il fatto che i Paesi Bassi siano stati l'ultimo Paese in Europa a iniziare la vaccinazione contro il coronavirus e ha ammesso che le autorità sono state colte di sorpresa quando il vaccino di Pfizer/BioNTech, che deve essere conservato in congelatori a una temperatura molto bassa per essere iniettato entro pochi giorni dallo scongelamento, è stato approvato in anticipo.

Il Governo aveva fatto affidamento sul vaccino sviluppato dall'Università di Oxford e AstraZeneca - che non richiede congelatori speciali - ed era quindi impreparato a lanciare quello di Pfizer. "E' mancato quel tipo di flessibilità nel nostro approccio", ha detto Rutte. Gli operatori sanitari olandesi hanno iniziato a essere vaccinati ieri mattina, con il Governo che prevede di aumentare la vaccinazione fino a 60.000 dosi a settimana.

In Francia il ritmo lento delle vaccinazioni ha portato a una raffica di critiche contro il Governo del presidente Emmanuel Macron. Martedì le autorità francesi hanno riconosciuto che richiedere ai residenti delle case di cura di avere un consulto medico, con lo scopo di alleviare lo scetticismo sui vaccini ed evitare uno spreco di dosi, ha causato ritardi inutili. La Francia sta coinvolgendo i medici di base per convincere i loro pazienti nelle case di cura e altrove sul fatto che il vaccino è sicuro.

Un documento di orientamento del Governo di dicembre afferma che i residenti nelle case di cura dovrebbero dare il loro consenso almeno cinque giorni prima che le dosi vengano consegnate alle strutture ma questa settimana i funzionari hanno detto che cinque giorni sono troppi. "Possiamo semplificare una serie di procedure, in particolare per quanto riguarda le consultazioni sui vaccini", ha affermato il ministro della Salute francese Olivier Veran.

Il Governo ha anche consentito agli operatori sanitari di età pari o superiore a 50 anni, che avrebbero dovuto originariamente ricevere il vaccino a febbraio, di ottenere l'iniezione ora. La Francia mira a somministrare a 15 milioni di persone due dosi di vaccino entro il primo luglio, anche se ha ordinato dosi sufficienti per vaccinare 27 milioni entro tale data, hanno detto i funzionari.

I residenti delle case di cura francesi, che sono i primi in fila per ottenere il vaccino, e le loro famiglie sperano che le vaccinazioni consentano di allentare le rigide restrizioni nelle strutture. Molti sono stati rinchiusi per più di due mesi da quando il conteggio delle infezioni nel Paese ha ripreso a salire in autunno.

"Se vacceremo i nostri genitori, potranno uscire di nuovo?", ha detto Philippe Prince-Demartini, la cui madre vive in una casa di cura parigina. "Non abbiamo molte certezze", ha aggiunto.

Le autorità francesi si trovano ad affrontare una popolazione tra le più scettiche al mondo sui vaccini. In un sondaggio globale di Ipsos condotto a dicembre, solo il 40% degli intervistati francesi ha dichiarato di volere il vaccino, il tasso di accettazione più basso tra i 15 Paesi coinvolti nel sondaggio, che include anche Stati Uniti, Germania e Cina.

Prince-Demartini ha detto che ha intenzione di dare il permesso affinchè la madre venga vaccinata dato che lei non è in grado di farlo da sola ma ha spiegato di essere diffidente nei confronti del vaccino di Pfizer/BioNTech, che utilizza una nuova tecnologia, l'Rna messaggero, per portare il sistema immunitario a generare anticorpi contro il coronavirus.

L'Italia è stata inizialmente ostacolata da problemi circa lo stoccaggio dei vaccini. Anche la mancanza di lavoratori durante le vacanze natalizie ha rallentato le vaccinazioni nei primi giorni della campagna. Fino a ieri l'Italia aveva somministrato 321.000 dosi del vaccino Pfizer.

I funzionari sanitari italiani hanno iniziato le vaccinazioni su vasta scala lunedì, anche se l'Epifania ieri ha rallentato i progressi. Circa 61.000 persone sono state vaccinate, secondo i dati del Governo. L'Italia deve vaccinare circa 300.000 persone al giorno fino al primo aprile per raggiungere l'obiettivo del Governo che prevede di avere a quel punto 13 milioni dei 60 milioni di residenti del Paese vaccinati con la seconda dose.

Anche in Germania, che ha vaccinato a un ritmo più rapido dei Paesi vicini, alcune regioni si sono lamentate del fatto che gli ostacoli amministrativi, come la mancanza di chiarezza sulle date di consegna dei vaccini, stessero rallentando il processo. Molti si sono anche chiesti se fosse saggio fare affidamento sulla Commissione europea per procurarsi la maggior parte della fornitura dei vaccini della Germania.

La Commissione Ue è in trattative con Pfizer per acquistare dosi aggiuntive del vaccino, oltre all'ordine attuale di 300 milioni di dosi che permetterebbe di vaccinare un terzo dei 450 milioni di persone dell'Unione. La Commissione ha anche preordinato 160 milioni di dosi del vaccino di Moderna, che l'Ema ha autorizzato per l'uso ieri.

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, martedì ha difeso la decisione di organizzare l'acquisto di vaccini a livello dell'Ue, dicendo che è nell'interesse della Germania che le altre Nazioni europee abbiano pari accesso al vaccino in un blocco in cui le persone possono muoversi liberamente.

Il Regno Unito - che è stato il primo Paese ad approvare il vaccino di Pfizer/BioNTech, 19 giorni in anticipo rispetto all'Ue - ha vaccinato più di un milione di persone. Lunedì è diventato il primo Paese ad aver iniziato a usare oil vaccino di AstraZeneca/Oxford. Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha detto questa settimana che le vaccinazioni aumenteranno notevolmente nella seconda metà di gennaio con il dispiegamento del nuovo vaccino.

La Gran Bretagna sta cercando di somministrare dosi a più persone allungando il tempo tra la prima e la seconda iniezione del vaccino. I principali funzionari medici britannici hanno scritto agli operatori sanitari sostenendo che consentire un intervallo di 12 settimane tra le dosi farà sì che più persone possano ricevere un livello di protezione di base. Alcuni esperti si chiedono se i dati supportino questo approccio. Pfizer ha detto che non ci sono dati per dimostrare che il suo vaccino offra protezione dopo 21 giorni, il periodo utilizzato negli studi clinici. "Come per tutte le decisioni durante questa pandemia, si tratta di bilanciare rischi e benefici", hanno scritto i medici.

cos

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January 07, 2021 06:07 ET (11:07 GMT)