(Alliance News) - Saras Spa ha fatto sapere venerdì di aver chiuso il 2023 con un utile netto reported di EUR313,9 milioni da EUR416,9 milioni del 2022.

Il consiglio di amministrazione ha proposto il dividendo di EUR0,15 in calo da EUR0,19 per azione relativo al bilancio 2022.

I ricavi sono pari a EUR11,44 miliardi in calo da EUR15,84 miliardi del 2022. "Il significativo decremento è legato sia alle mutate condizioni di scenario sia ai minori volumi prodotti e venduti tra i due periodi", si legge nella nota della società. Hanno inciso il deprezzamento dei principali prodotti petroliferi, la riduzione del prezzo di vendita dell'energia elettrica e l'andamento del cambio caratterizzato dall'indebolimento del dollaro nei confronti dell'euro.

Dal punto di vista delle produzioni industriali, la società segnala che le principali variabili produttive sono risultate inferiori al 2022 eccetto per le produzioni di energia elettrica rinnovabili.

Nello specifico le lavorazioni di raffineria nel 2023 sono state pari a 94,1 milioni di barili contro 96,1 milioni di barili nel 2022, le produzioni di energia elettrica sono diminuite a 3.550 GWh contro 4.100 GWh nel 2022, le produzioni di energia elettrica rinnovabile sono state pari a 298 GWh contro 273 GWh nel 2022 e le vendite del canale marketing sono state pari a 3,2 milioni di di tonnellate contro 3,7 milioni di tonnellate nel 2022.

L'Ebitda reported del 2023 ammonta a EUR662,4 milioni da EUR1,17 miliardi del 2022 e l'Ebitda comparable è di EUR669,7 milioni da EUR1,14 miliardi del 2022.

Il calo è da ricondursi "in primo luogo alle condizioni di scenario meno favorevoli rispetto ai livelli del 2022, che si sono tradotte in un decremento del crack del gasolio ed all'indebolimento del dollaro verso l'euro", scrive Saras. Questi effetti sono stati in parte compensati dai minori costi di approvvigionamento dei grezzi e dalla riduzione del costo dell'energia elettrica, nonostante la riduzione dei benefici del Decreto Sostegni Ter.

L'Ebit reported di EUR452,9 milioni si confronta con EUR965,7 milioni dell'anno precedente e l'Ebit comparable passa a EUR468,6 milioni da EUR945,3 milioni del 2022.

La Posizione finanziaria netta è positiva per EUR202,7 milioni da EUR268,6 milioni al 31 dicembre

2022.

Nel quarto trimestre, i ricavi del gruppo sono stati pari a EUR2,98 miliardi da EUR4,87 miliardi dello stesso periodo del 2022. L'Ebitda reported è stato pari a EUR79,5 milioni in calo da EUR115,9 milioni mentre l'utile netto è di EUR40,3 milioni rispetto ad un valore di EUR69,7 milioni nel quarto trimestre del 2022.

Per quanto riguarda il futuro, la società si aspetta che l'EMC Reference Margin del 2024 si mantenga superiore alle medie storiche, se pur inferiore al livello registrato nel 2023.

Secondo il presidente del Cda Massimo Moratti, "le previsioni per il 2024 indicano condizioni di marginalità favorevole, con un sistema di raffinazione globale ancora limitato in termini di capacità, nonostante alcuni recenti avviamenti di raffinerie in Medio Oriente e in Africa. Il nostro impianto IGCC continuerà a operare in regime di essenzialità anche nel 2024, continuando in tale modo a fornire un prezioso elemento di integrazione con la raffineria, e riducendo l'esposizione al mercato dell'energia elettrica. Infine, prevediamo un crescente contributo al risultato di Gruppo anche in termini di produzione di energia rinnovabile, grazie all'entrata in servizio del parco fotovoltaico Helianto, attesa verso metà 2024".

Moratti, infine, ha evidenziato "l'importante operazione annunciata lo scorso 11 febbraio, con cui Vitol acquisirà il controllo del gruppo Saras, dopo 62 anni dalla fondazione".

Il titolo di Saras scambia di poco sopra la parità a EUR1,76 per azione.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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