MILANO (MF-DJ)--Sostenibilità, digitalizzazione e salute sono i tre snodi centrali del momento che la pandemia ha portato in primo piano. Le sfide sono nuove per la loro natura e per affrontarle è fondamentale la convergenza sulle questioni di esperti che agiscono in settori diversi. Da qui le risposte più adeguate alle esigenze del futuro. Un quadro disegnato dalle figure di spicco per i diversi ambiti intervenuti ai panel Options for the Planet, for Health e for Technology, dell'evento Options of Next 35 organizzato da Class Editori in occasione dell'anniversario dei 35 anni di attività.

Che si tratti di sostenibilità o di salute, la necessità di uno sviluppo tecnologico persiste. Secondo Mario Rasetti, presidente di Fondazione Isi, «le tecnologie alzano l'asticella delle competenze» e, come ha spiegato Carlo Cavazzoni, head of cloud computing, responsabile di Leonardo Lab, «strumenti come i dati hanno un enorme valore perché permettono di fare previsioni sul futuro». Anche se «sulla ricerca e lo scambio dei dati, l'etica rimane fondamentale», ha precisato la presidente di Cnr, Maria Chiara Carrozza. In termini di sostenibilità l'Italia ha già compiuto dei passi avanti: «Nell'agricoltura siamo molto avanti, siamo il Paese più pulito d'Europa, i primi al mondo nell'uso del legno», ha spiegato Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, che ha sottolineato l'esigenza di intervenire «sui consumi per cambiare le cose». Ha concordato Luigi Scordamaglia, vice presidente e ad di Inalca, secondo il quale sulla sostenibilità il modello agro alimentare italiano è unico: «Emettiamo 30 milioni di tonnellate di Co2, meno di Francia e Germania. In Inalca mettiamo al centro la sostenibilità ambientale, che è la priorità per il consumatore».

Le quattro caratteristiche che consentono alle imprese di innovarsi, secondo quanto spiegato da Riccardo Illy, presidente Polo del Gusto, sono la qualità dei prodotti, l'utilizzo delle migliori materie prime sul mercato e la diversificazione del processo produttivo con un focus sulla sostenibilità economica e non solo.

A raccontare come integrare la sostenibilità nel proprio modello di business è intervenuto anche Massimiliano Garri, direttore innovation e market solutions di Terna, che ha definito la sostenibilità «la chiave su cui si muove il piano industriale dell'azienda, un elemento che riguarda il ruolo di Terna come abilitatore della transizione energetica». Proprio sul Pnrr, Giuseppe Gola, ad di Acea, è intervenuto definendolo «un'opportunità unica per il sistema Paese perché permette una modifica delle strutture idriche che altrimenti sarebbe impossibile fare».

Sulla necessità di non perdere di vista la sfida del cambiamento climatico, anche Axel van Trotsenburg, managing director of operations della Banca Mondiale, ha detto: «Nel nostro ruolo di organizzazione, dovremo pensare a nuove forme di finanziamento, soprattutto in partnership con i privati».

A porre l'accento sulla sostenibilità ma in chiave health è intervenuto Lorenzo Positano, managing director di Bcg, secondo il quale «creare un modello health sostenibile vuol dire allineare gli obiettivi, migliorare lo stile di vita del paziente, creare catene di valore responsabili».

Sul tema, ma con un focus sulla ricerca, sono intervenuti anche Alberto Mantovani, presidente dell'Humanitas per la ricerca, e Andrea Sironi, presidente Airc, che hanno ribadito come «il Pnrr sia un'occasione unica per riformare il sistema di ricerca del Paese» e quanto sia importante «rafforzare i finanziamenti». Mentre Maurizio Tamagnini, ad di Fsi, ha affermato che «serve un salto culturale che vada a privilegiare la crescita aziendale». «il cambiamento non deve spaventare ma bisogna essere creativi», è la conclusione del presidente dell'Università Pegaso e Mercatorum, Danilo Iervolino.

red

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1308:08 lug 2021

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July 13, 2021 02:09 ET (06:09 GMT)