ROMA (MF-DJ)--Non c'è ancora una data, ma il tavolo sulla previdenza con le parti sociali si farà. Una cosa è certa: il tavolo servirà a trovare delle convergenze con i sindacati cercando di andare anche incontro ad alcune delle loro richieste. Ad assicurarlo è stato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

"Io credo che tornare al sistema contributivo non significa necessariamente tornare alla Fornero così come era. Lo sforzo che si può fare è mantenere l'impianto contributivo, ma costruire elementi di flessibilitá che consentano di evitare alcune rigiditá che nella Fornero sono presenti", ha detto Orlando, a margine della presentazione del Rapporto del Comitato scientifico per la valutazione del reddito di cittadinanza. "In questo modo si può anche andare incontro ad alcune delle istanze che sono arrivate dal sindacato, probabilmente non tutte, ma un tavolo si fa per trovare un punto di convergenza e non per recepire delle proposte che vengono fatte in modo unilaterale", ha aggiunto Orlando confermando che al momento "non c'è una data" relativa al tavolo sulla previdenza con le parti sociali. Già questa mattina dalle colonne della Stampa, il ministro aveva spiegato che ci sono tutte le condizioni perchè sulle pensioni si apra un confronto con i sindacati che affronti in modo strutturale alcuni dei problemi posti, per superare le rigiditá della legge Fornero e andare incontro alle esigenze delle nuove generazioni.

L'apertura di Orlando è stata ben accolta dai sindacati. "Sono parole importanti quelle del ministro Orlando che ha indicato la disponibilitá del Governo ad aprire un confronto di merito sulle pensioni con i sindacati, verso un nuovo patto previdenziale", ha affermato il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, sottolineando che

"bisogna far evolvere il sistema pensionistico in modo da conferirgli

stabilitá, flessibilitá e tanta inclusivitá soprattutto rivolta ai

giovani e alle donne". Per Ganga, "ora è fondamentale dare subito seguito e coerenza a questo annuncio: si convochi subito il tavolo per avviare il confronto partendo dai contenuti della piattaforma sindacale".

"E' dal giorno dell'insediamento del governo Draghi che chiediamo di aprire un confronto sui temi previdenziali. Oggi il ministro

del Lavoro dichiara la volontá di aprire tale confronto. La Uil pensa che

ciò debba portare ad introdurre nella Legge di Bilancio una flessibilitá

piú diffusa di accesso alla pensione intorno a 62 anni, anche utilizzando

le categorie dei lavori gravosi individuate dalla Commissione

istituzionale", ha detto il segretario confederale della Uil,Domenico Proietti. "A riguardo occorre incrementare le risorse, diminuire da 36 a 30 gli anni di contribuzione per alcuni settori lavorativi.

Contemporaneamente vanno mandati in pensione i lavoratori delle categorie

gravose con 41 anni di contribuzione. Bisogna riaccendere i riflettori

sulla previdenza complementare prevedendo un nuovo semestre di silenzio

assenso per incrementare le adesioni ai fondi pensione", ha aggiunto

Proietti sottolineando che "una risposta positiva del governo su questi

temi renderebbe credibile l'avvio del tavolo di confronto che deve

riguardare l'insieme delle questioni, a cominciare dalle future pensioni

dei giovani, dalla valorizzazione del lavoro di cura delle donne ai fini

previdenziali e dal riconoscimento di un anno nei requisiti di accesso per ogni figlio".

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0918:01 nov 2021

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November 09, 2021 12:02 ET (17:02 GMT)