MILANO (MF-DJ)--Il piano di sviluppo del settore elettrico elaborato da Elettricità Futura, prevede l'obiettivo di installare 85 Gw di nuove rinnovabili al 2030, portando all'84% del mix elettrico l'energia rinnovabile prodotta nel nostro Paese e - come sottolineato dal presidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo - "eolico e solare sono le due tecnologie destinate a coprire la maggior parte di questi gigawatt".

Il piano, punto di partenza del webinar Technology Watch "L'innovazione tecnologica nell'eolico e nel solare" organizzato da Elettricitá Futura in partnership con Cesi, ha come obiettivo quello di rendere l'Italia più indipendente, sostenibile e competitiva creando oltre 360 miliardi di euro di benefici economici, in termini di valore aggiunto per filiera e indotto, e 540.000 nuovi posti di lavoro nel settore elettrico e nella sua filiera industriale nel 2030, che si aggiungeranno ai circa 120.000 di oggi.

"E' quando imprese e istituzioni lavorano in sinergia verso una direzione comune che è possibile massimizzare i benefici dei nuovi investimenti nell'innovazione sostenibile per il sistema-Paese. Le imprese hanno già scelto. Questo governo sta dimostrando di avere tra le priorità la transizione energetica e l'innovazione nelle tecnologie rinnovabili", ha precisato Re Rebaudengo.

Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha di recente approvato la proposta di Decreto per la diffusione degli impianti agrivoltaici innovativi che è stata trasmessa alla Commissione europea. L'obiettivo è installare almeno 1,04 GW di impianti agrivoltaici entro il 2026, come previsto dal Pnrr.

Paolo Chighine, executive vice president group external relations di Cesi, ha sottolineato l'importanza dello sviluppo del fotovoltaico e dell'eolico per raggiungere il target di decarbonizzazione. Cesi è al momento molto attiva nell'ambito dell'eolico off-shore, sta supportando diversi progetti sia in Italia sia all'estero, come ha spiegato Andrea Meola, Business Development Director di Cesi, il quale ha sottolineato come "il binomio tecnologia-rinnovabili stia avanzando".

L'innovazione tecnologica apre orizzonti di crescita senza precedenti per la filiera industriale nazionale delle energie rinnovabili, un settore che è composto da realtà competitive a livello globale. Infatti, l'Italia è il secondo esportatore di tecnologie rinnovabili in Europa e il sesto al mondo.

La Tavola rotonda del webinar, ha coinvolto le aziende leader che stanno investendo in tecnologie innovative, come l'agrivoltaico e l'eolico offshore, come Massimiliano Tarantino, Head of Business Development Repowering and Refurbishment di Enel Green Power, che ha ricordato l'obiettivo dell'espansione della 3Sun Gigafactory di Catania che "genererà un aumento della capacità di produzione di moduli fotovoltaici fino ad arrivare a 3 Gw, dagli attuali 200 Mw".

I relatori concordano sulla necessità di sburocratizzare il comparto: semplificare le dinamiche del permitting è fondamentale per favorire lo sviluppo delle tecnologie fondamentali per raggiungere i target al 2023. A questo si aggiunge anche la necessità di nuovi e prossimi investimenti, sia nelle rinnovabili sia nelle tecnologie.

"Visti gli iter autorizzativi molto complessi, servirebbe una cabina di regina che gestisca tutti i temi, rendendo il percorso delle autorizzazioni chiaro e percorribile dagli operatori", ha precisato Ksenia Balanda, Direttore dei progetti eolici marini galleggianti in Italia, Renantis e BlueFloat Energy. "Questo avrebbe un rendimento in termini di sviluppo, tempistiche e attrattività per gli investitori".

Le conclusioni istituzionali del webinar sono state affidate a Luca Ventorino della segreteria tecnica dipartimento energia del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), che ha fatto il punto sull'aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima.

"Nelle scorse settimane abbiamo avviato il lavoro dell'aggiornamento del Pniec e quello che è cambiato oggi è l'orizzonte: al 2030 manca veramente pochissimo tempo. L'obiettivo che ci stiamo ponendo è trasformare il documento in un testo che possa diventare piú flessibile, e che definisca una strategia 'adattiva' ai cambiamenti ai quali ci stiamo abituando assistere", ha detto Ventorino, augurandosi di "chiudere discorso di scenario di riferimento entro fine aprile".

In aggiunta, ha concluso dal Mase, "gli schemi di decreto relativi al tema del Fer2, dell'agrivoltaico e delle Cer hanno testi oramai consolidati, sono in una fase di negoziato con la Commissione Europea, serve dunque qualche settimana per avere definizione e certezza dei contributi".

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April 18, 2023 09:01 ET (13:01 GMT)